Solo Di Pietro poteva avere l'incoscienza di permettere che gente come la Martani potessero ambire ad un seggio per le Europee.
A sentirli miagolare tutti, dal PD giù a sinistra, mentre Berlusconi non dovrebbe candidarsi perchè poi non potrebbe accettare il seggio - come se fosse una novità - - ma guarda un po' che fa dire la fifacchia - loro invece possono presentare anche gli impresentabili. Tutto va ben, madama la marchesa.
Ah! se esistesse una giustizia vera ed un giudice vero, a Berlino, a Bruxelles, a Strasburgo ed anche a Monenero di Bisaccia.
Gaetano mImmè
Un'opinione sulla politica, sulla cultura, sulla società e su ciò che interessa. Persegue un intento propositivo indicando le varie modifiche della Costituzione o una nuova Costituzione, con l'implicito invito ad un franco confronto su temi di comune interesse Nazionali.
giovedì 2 aprile 2009
Eccesso di velocità per legenDario, il comico
LegenDario , il comico nerotinto, sguardo truce da bullo della Roma papalina, copia conforme ad Alì il Chimico dei tempi di Saddam Hussein, è esperto ballerino di valtzer. Di giravolte ne fa quante ne volete e mai che gli girasse la testa. Magari ne esce con i nerotinti capelli un po' arruffati, sembra un chierichetto cui il sacerdote ha dato, di soppiatto, uno scappellotto in testa, visto che sbaglia ancora a servire a sinistra. DellAltare.
Dopo aver gridato allo scempio delle coste, dopo aver gridato alla cementificazione dell'Italia, dopo aver gridato all'untore che vuole sconvolgere il paesaggio italiano con quella storia del piano casa, è partito per il Cile. Sentondosi un poco Chavez, visto nei paraggi, nel frattempo si è studiato gli appunti sulla questione che qualcuno gli aveva preparato. E così s'è accorto che i veri scempi dell'Italia sono stati compiuti dagli arhcitetti organici della sinistra, da Corviale di Roma, allo Zen di Palermo, al Centro Direzionale di Napoli, alle coste della rossa Toscana, a Monticchiello, etc.
Ultima piccola capriola e voila! Oggi il comico nerotinto è d'accordo.
Non c'è che dire. Da eccesso di velocità.
Gaetano Immè
Dopo aver gridato allo scempio delle coste, dopo aver gridato alla cementificazione dell'Italia, dopo aver gridato all'untore che vuole sconvolgere il paesaggio italiano con quella storia del piano casa, è partito per il Cile. Sentondosi un poco Chavez, visto nei paraggi, nel frattempo si è studiato gli appunti sulla questione che qualcuno gli aveva preparato. E così s'è accorto che i veri scempi dell'Italia sono stati compiuti dagli arhcitetti organici della sinistra, da Corviale di Roma, allo Zen di Palermo, al Centro Direzionale di Napoli, alle coste della rossa Toscana, a Monticchiello, etc.
Ultima piccola capriola e voila! Oggi il comico nerotinto è d'accordo.
Non c'è che dire. Da eccesso di velocità.
Gaetano Immè
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