MIGUEL GOTOR , IL MAGO
ROTTAMATORE DELLA SINISTRA
Alcune sere fa, a “ Porta a
Porta “, ho visto il professor Miguel Gotor, colui che è stato il suggeritore della
così “trionfale campagna elettorale “ di P.L.
Bersani, l’artefice dunque di questa catastrofe del P.D., del partito che ancora a Dicembre scorso aveva la vittoria in tasca. Sappiamo com’è
finita : proprio il P.D. , per seguire i suoi consigli, ha perso tre milioni e
mezzo di voti , ha letteralmente buttato alle ortiche una vittoria facile. Per la verità, più la
trasmissione procedeva più vedevo nel professor Gotor la versione maschile della peggiore Rosy Bindi , più bello ( sic!) che
intelligente , con quel suo modo di
gesticolare, con la sua spocchiosa presunzione, con quella belluina e tracotante 'arroganza
da studentello attacchino e violento, quel suo squittire sempre come un grillo
e chiacchierare chiacchierare senza mai dire nulla di nuovo e di concreto . Ero
letteralmente sbigottito, assistevo, basito ,provando un imbarazzante senso di vergogna per lui, restavo lì ad
assistere alle scomposte ed invadenti gesta di questa specie di caricatura di un
pronipote di Che Guevara che
praticamente con la sua pochezza ha fatto fare un figurone da consumato
statista ad un Maurizio Lupi ( peraltro noto per la sua bonomia), ero come inchiodato alla poltrona da uno spettacolo
così inverecondo da non credere ai miei stessi occhi. Cosa sia stato mandato a
fare a Porta a Porta questo spocchioso saputello anche un po' laido, bilioso e rancoroso,questo vanesio chiacchierone,con
quel suo irritante tono da maestro,ancora non l’ho capito. La sua comparsata
televisiva ha avuto, su di me, l’effetto di farmelo rivedere come mi era stato descritto
da un suo ex professore dello storico Liceo Virgilio di Roma , dove Miguel
Gotor s’è distinto ,per la sua violenza
rossa, nel voler impedire, a chiunque non fosse della sua stessa idea politica, di
parlare e di esporre la propria idea :un nanerottolo bitorzoluto, viziato, perfido,
viscido, malefico e ripugnante . Molti insegnati di quel Liceo lo conoscono e così lo ricordano. Ho cercato tuttavia di
ascoltarlo, l'altra sera da
Vespa e mi ha fatto letteralmente rabbrividire per la sua presunzione e
sicumera, soprattutto quando ha detto di ispirarsi alle convergenze parallele di Moro ed agli insegnamenti di Berlinguer! Sarà anche un professore di storia ( a proposito, professore, ma di quale
cattedra? E dove? E come? Con un concorso? Con qualche raccomandazione? Con le
solite pubblicazioni?) In certi momenti le sue parole rievocavano alla mia
memoria certi personaggi del passato che sono vissuti ed hanno esageratamente prosperato
non per le loro capacità intellettuali ma per avere, nel passato, eseguito personalmente qualche ordine di fucilazione o qualche
pestaggio proletario. Diciamo da Moranino in giù , passando anche per un
Quirinale dove si giocava a scopone. In altri momenti, il mio pensiero
schizzava verso le parole di fuoco che Pier Paolo Pasolini scriveva sul “Corriere
della Sera” , dopo i disordini di Valle Giulia del ’68, quando si scagliò
contro “ quegli insopportabili, schifosi
borghesucci, figli di papà , nati con futuro appiccicato al culo, che sfogavano la loro impotenza e frustrazione
contro quei poliziotti, contro quei nuovi
proletari,che per uno stipendio di fame offrivano il loro corpo per difendere i
meschini interessi di un PCI che , dimenticata la classe operaia s’era dato a flirtare la ricca , pasciuta ed
elitaria borghesia”. Quella fastidiosa vergogna che questo “famiglio” di Napolitano,
di Monti e di P.L. Bersani produceva in me, si trasformava man mano in umano ma
profondo disprezzo per un individuo che personifica
il peggio nel panorama civile del Paese: uno senza occhi seppure vivente in una
dannata “terra cecorum”, uno che vede
solo se inforca le lenti della sua arcaica ideologia, un personaggio pronto al
servilismo politico ottuso e ridicolo , abituato a negare anche l’evidenza usando
volentieri una sua mal repressa attitudine all’uso della violenza non solo
verbale, come il suo passato nel Liceo Virgilio di Roma inequivocabilmente certifica.
Uno che non si rende neanche conto che riproporre dopo quaranta anni astruse formule magiche da rigattiere politico come
fossero le “ grandi carte in serbo” è
ridicolo se non addirittura pericoloso. Poi, siccome la pioggia e la grandine
seguono il tuono, mi sono reso conto della cieca meschinità di chi usa simili
personaggi perché questo Miguel Gotor poteva essere per tempo messo da parte, taked
away, out let, prima che facesse tutti questi danni. E’ infatti lo stesso
Miguel Gotor , comparso improvvisamente verso il 2010 su “Repubblica” e su “Il Sole 24ore” ( erano i tempi in cui
sia la Confindustria che “Repubblica”
pressavano per sospingere Napolitano -
il quale stava facendo di tutto per
sospingere nel baratro il Governo Berlusconi vietandogli il ricorso alla
decretazione d’urgenza – a non andare alle votazioni
ed a conferire l’incarico dal professor Mario Monti per nascondere agli occhi d’Italia
e del mondo intero l’assoluta incapacità del P.D. e di Bersani di essere in grado di governare il
Paese) per esibirsi
nelle sue insistenti, estenuanti, continue, prolisse, agiografiche, adoranti
fellatio a favore di Monti e di Napolitano, tanto da essere soprannominato “ er
madonnaro” ( con tutto il rispetto per i
veri madonnari) oppure, più sbrigativamente
, “ er Monica Lewinsky de Roma “. Con l’unica differenza che mentre oggi Gotor riscuote
i suoi ricchi e privilegiati “ trenta denari” come esagerata ricompensa per le sue inginocchiate prestazioni ( con un
bel posto da Senatore del P.D.) la Monica Lewinsky è stata invece dimenticata,
abbandonata, senza aver ricevuto alcun compenso. E’ proprio vero che la
giustizia non è di questo mondo. Costui, che qualche bontempone forse
amante del bicchiere della staffa aveva ribattezzato persino come “mago Gotor ”(
forse per la verosimiglianza delle sue
ridicole divinazioni con quelle di qualche altro famoso mago, tipo Casanova,
tipo Otelma et similia ) ha un
atteggiamento fumoso, irreale, saccente e, quando parla,é molto velenoso. Mi ha
ricordato il mostriciattolo del Signore
degli Anelli: infido, strisciante, malvagio. Osservando l’espressione del suo
volto e la malvagità con la quale parlava , m’è apparso come l’espressione
vivente , lombrosianamente , dell’ incrocio fra un serpente velenoso ed infido
ed un autoreferenziale intellettuale pericoloso per sé e per gli altri. Al
punto da essersi introdotto, non si sa grazie a chi e come, in seno al PD ed essere riuscito a distruggere partito e
Bersani ! Complimenti sen. Gotor: operazione riuscita perfettamente ! Ma,
scusi, chi sono i suoi mandanti? Così questo Gotor , dopo aver passato con coerenza mesi, mesi e mesi
a girare l’Italia su mandato di Bersani per ricordare che «mai e poi mai scenderemo a compromessi con i
populisti alla Berlusconi e alla Grillo » oggi, oplà, eccolo qui, il
nostro “ Gotor tascabile” , impegnato a dimostrare “ che il compagno Grillo…. e che non lo sapete che è praticamente, una formidabile costola della
sinistra?”. Non c’è niente di Gotor in questo, solo la rimasticatura venti anni
dopo, delle stesse , identiche parole che nel 1994 Massimo D’Alema dedicava
alla Lega Nord ed al suo Segretario Umberto Bossi come premio al loro risveglio
giustizialista e manettaro. «Dietro gli otto milioni di voti che ha preso Grillo
– dice adesso Gotor alla Stampa c’è anche una protesta
che viene da sinistra e che deve essere ascoltata con umiltà». Lo
so. I brevilinei, i corti, i “ bassi di culo”, sono abili nelle giravolte , ma
quelle del professor Miguel Gotor non
sono però una novità del suo curriculum. Gotor, per citarne una sola, s’è
precipitato inginocchiato a Largo Fochetti i dopo aver scritto ( nel suo libro “Il
memoriale della Repubblica” ) peste e
corna di Repubblica il cui Fondatore, secondo Gotor, «piegava la realtà
alla necessità».Così come , scrivendo sul foglio confindustriale ,
attaccava P.L. Bersani ed il suo eloquio
“ da socialista ottocentesco”, mentre lo elogiava quando faceva le coccole al
professor Monti ed a Napolitano sussurrando loro “ tienimi da conto Bersani”. Non
è dato sapere come sarebbero andate le cose se questo fallito suggeritore avesse detto anche al buon Bersani queste cose,
invece di limitarsi ad invocare , oggi, Grillo, come una costola della sinistra
mentre Grillo definisce il P.D. e Bersani “ morti viventi” e “ facce da culo”.
Bene. Non ostante abbia usufruito
di una pazzesca legge elettorale non
dissimile da quella fascista di Acerbo, il P.D. è
partito con un consenso che nel 2011 sfiorava il 40% degli elettori. Grazie all’opera
veramente “ preziosa” di Gotor e di P.L. Bersani, oggi il P.D. ha preso il 29 per cento degli italiani che
hanno votato. Dunque, siccome ha votato il 75% degli aventi diritto – perché gli
astenuti sono stati il 25% degli aventi diritto – questo vero capolavoro di
Bersani e di Gotor sta a significare che il P.D. ha ricevuto un consenso del
22,5% quando a fine 2011 e per tutto 2012 il suo consenso sfiorava il 40%.
Insomma costoro sono stati capaci, rara avis, di perdere quasi un 15% di
consensi, che equivalgono a circa 3,5 milioni di voti. Erano sicuri di avere quattro voti ogni dieci
elettori, hanno preso due voti ogni dieci elettori. Ma ottengono un premio di maggioranza stratosferico, ai
limiti, se non oltre, la costituzionalità. Ora s’è capito perché il P.D. non ha
mai voluto cambiare la Legge elettorale. Spero sia chiaro a tutti. Resta il
trend storico e la stessa storia a certificare come la sinistra sia incapace di
ricevere dagli italiani un consenso maggioritario. Perché, storia alla mano, la
sinistra , negli anni della seconda Repubblica, è riuscita a vincere con un
accettabile consenso solo nel 1996 e solo grazie alle ben note “ toghe amiche”
( per esempio, Antonio Di Pietro) che miracolarono la sinistra nel ’92 – ’93 mentre
annientarono il Psi craxiano e tutti gli altri, consentendole di restare
l'unico partito in piedi, il che bastò e avanzò. Anzi la convinse a non fare
nessuna autocritica sul proprio passato di macerie “comuniste” e soprattutto, a
non fare i conti con il socialismo
elaborato da Craxi, ormai esiliato e demonizzato. Striminzita la sua vittoria
del 2006 ,tanto da morire nella culla nel 2008, mentre in quest’ultima avventura elettorale la sinistra, che aveva
davanti un'autostrada purché avesse affidato la sua vettura non alla
nomenclatura del vecchio ex Pci ma al rottamatore ed innovatore Renzi , è riuscita a vincere per
un’incollatura striminzita. Una botta di
culo, perché sono state proprie “ quelle primarie” a segnare l’errore politico
peggiore della sinistra e dei suoi scellerati consiglieri politici. L’errore di
avere avuto paura non solo di Renzi come giovane rottamatore non ancora ma sopra
tutto del suo progetto politico che richiamava per grandi linee il socialismo
liberale di Tony Blair che aveva a sua volta aggiornato gli stessi temi
liberalsocialisti di Bettino Craxi. Senza tuttavia mai pronunciare quel nome
(anche i Renzi hanno le loro paure opportunistiche), il competitor di Bersani
portava avanti un programma che evocava le grandi tematiche craxiane:
privilegiare la linea dei meriti e dei bisogni, apertura ai giovani, alle
start-up,al web, ai mercati (ma ve lo ricordate come fu “massacrato” Renzi per il
suo incontro con quel finanziere della Cayman?), rottura col passato,
rinnovamento dei quadri, rottamazione dell'establishment del vecchio Pci,
progettualità appassionata per una narrazione in chiave neoliberalsocialista,
respingente il consociativismo ma rispettosa dell'avversario Berlusconi, ecc. A
tutte queste novità hanno detto di no P.L. Bersani, la sinistra , il P.D.,
Vendola , i loro consiglieri, Gotor incluso. Scelleratamente dissero di no ad un disegno politico nuovo e capace di suscitare
entusiasmo, di vera rottura col loro
passato, esattamente come fece il Craxi degli anni 80 nei confronti dell'intera
sinistra sospinta nel vicolo cieco e condizionata da Enrico Berlinguer. Resto
veramente stupito come nessuno di questi “ scienziati politici” non si sia mai
reso conto che da quando è stato
rifiutato il modello liberalsocialista, da quando cioè la sinistra italiana ha respinto l'idea di fare i contri col
socialismo craxiano rifiutando l'approdo convinto alla socialdemocrazia e
rimanendo né carne né pesce, ex Pci ed ex Dc di sinistra, ebbene da allora non
riesce più a vincere elezioni politiche se non aiutata dai Carabinieri . Loro
dicono di essere dei “professori”, ma non sanno che sono morti.
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RIFLESSIONI SU WOODCOCK, SU
BERLUSCONI, SUL PAESE DI FRONTE AL MONDO CIVILE
Mentre leggevo che Silvio Berlusconi è ancora una volta indagato in
altri due procedimenti penali ( dei quali non tengo più
conto , visto che ne sono passati trentadue dal lontano 1994 ,tutti con accuse
false e finiti in nulla ) proprio non appena terminate le recenti elezioni che
hanno incoronato il PDL come secondo partito italiano, riflettevo sulla storia
di Alfonso Papa, ricordate? Papa, "il deputato che è stato espulso dal Parlamento per
essere spedito in carcere". Può accadere anche in altri Paesi
che un parlamentare sia estromesso per essere processato e poi eventualmente condannato
, se invece quella persona viene trasferita dall'aula direttamente alla galera,
senza un previo processo, allora si presume debba trattarsi di un criminale pericoloso per la società
civile . Ma ancora, se così fosse stato, allora Alfonso Papa dovrebbe essere ancora in prigione. Invece
è un uomo libero. Ora, riflettevo, l’accusatore di Alfonso Papa
era quel P.M. Henry John Woodcock che rappresenta la pubblica accusa nel
processo sulla presunta P4. Possibile
che sia normale, qui in Italia, che questo Woodcock compia simili nefandezze senza alcun timore di risponderne personalmente
? Non ha tutto ciò dell’incredibile, del medioevo giuridico? A calci in culo
questo Woodcock deve essere sbattuto fuori
dalla Magistratura ed indagato penalmente
per direttissima. Perché non si tratta
di un errore dovuto a negligenza, ma Woodcock
ha avuto tutto il tempo per ordire un disegno lucido e ragionato contro Alfonso
Papa. Se un Avvocato sbaglia causa , paga i suoi errori. Il pm Woodcock, che
compie arresti clamorosi e imbastisce processi che spesso finiscono con buchi
nell'acqua, non risponde invece a nessuno. E’ una tirannide su un'intera
Repubblica".
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SUGGERIMENTO PER LA SINISTRA.
PER EVITARE TANTI SFORZI, MODIFICATE DIRETTAMENTE LA COSTITUZIONE, CREANDO UN
ALTRO COMMA ALL’ARTICOLO UNO CHE DISPONGA “ LE ELEZIONI POLITICHE VERRANNO
RIPETUTE FINO A CHE NON SIANO VINTE DAL CENTROSINISTRA”.
Ma
fatela finita! Siamo arrivati al “governo
contro Berlusconi” invece che “ al
Governo per l’Italia” . Il Pd dopo aver constatato a proprie spese che il nemico Silvio Berlusconi non è ancora
deceduto non ostate la fucilazione da parte
della Magistratura, dei giornali “ de sinistra”, dei pizzini firmati dai Saviani, dagli Echi, dagli Zagrebelky,dalle Spinelli,dagli Scalfari,
sta anche pensando di costruire un governo politico di sinistra-sinistra
attraverso una qualche alleanza con il Movimento Cinque Stelle. L'idea è quella
di mettere in piedi un esecutivo che abbia lo scopo precipuo di vietare – molto democraticamente s’intende
- definitivamente ogni “ diritto
politico” a quell’avversario che ormai da venti anni lo sta umiliando, procurandogli ogni cinque anni
clamorose disfatte elettorali , sopra
tutto per evitare che , per disperazione , qualche benpensante post comunista
non si decida ad applicare quello che le penne dei suoi intelligenti
maggiordomi suggeriscono : ritirare fuori i fucili della così detta resistenza per sparargli in testa, stile Lubianka. Infatti in tutto questo casino, in tutto
questo scempio di credibilità , in tutto questo scenario quasi apocalittico per
il futuro economico ed istituzionale del nostro Paese, “ questa gente “ , in sostanza, si preoccupa di realizzare un governo che si preoccupi di
varare al più presto quella legge sul conflitto d'interessi ( che loro stessi
non hanno mai votato dal 1995 fino a ieri ) che renda impossibile ad un
imprenditore di partecipare alla vita pubblica del paese.
Modificando la Costituzione, quella “ più bella del mondo” .
“Questa gente qua” è
quella stessa che va dicendo in giro che il centrodestra ha cancellato il “
falso in bilancio” semplicemente perché sogna, come tutti i
manettari ed i giustizialisti medioevali, di “ modificare “l’attuale e ben
esistente legge sul falso in bilancio non per
un senso di giustizia ma solamente per facilitare le procure specializzate in
ossessione antiberlusconiana , in modo che possano finalmente realizzare il
sogno: sbattere in galera il Cavaliere o
qualsiasi imprenditore, grande, medio o piccolo, qualsiasi commerciante e
qualsiasi artigiano – tutta gente che costoro considerano sterco del demonio – anche
in assenza di un danno arrecato dal
preteso reato di falso in bilancio.Che si preoccupi di cancellare la legge
Gasparri e di approvare in tutta fretta un provvedimento che penalizzi le reti
televisive commerciali e restauri la santa e rimpianta centralità un servizio
pubblico radiotelevisivo dove venga abolita l'aborrita lottizzazione ed
applicata la regola della sana e professionale occupazione da parte della sola
sinistra. Un governo, in sostanza, che renda impossibile l'eventualità di un ennesimo risveglio del
centrodestra in grado di mobilitare almeno una parte dell'elettorato moderato,
che cancelli finalmente dal quadro
politico nazionale quello schieramento alternativo alla sinistra che pretende
di continuare ad esistere
L'ipotesi del governo di ossessione antiberlusconiana non è affatto
peregrina. I giovani turchi ed i vecchi satrapi di Pier
Luigi Bersani hanno capito che salvare la loro posizione, messa in bilico da
una evidente sconfitta elettorale, non hanno altra strada che cavalcare l'onda
grillina prendendola per l'unico verso in cui sembra abbordabile, cioè l'ormai
antico antiberlusconismo viscerale della sinistra dei salotti e dei centri
sociali. Ed hanno deciso di giocare questa carta nella speranza che, una volta
entrati a Palazzo Chigi per questa strada, un modo per consolidarsi venga
presto o tardi trovato. Il loro errore è incredibile, ma con un suggeritore come
il professor Miguel Gotor e con un Segretario come P.L. Bersani , tutto è
possibile. Non voglio neanche parlare delle avances del M5S per Dario Fo al
Colle e per qualche giovanotto a guidare Camera o Senato, perché sono “falsi obiettivi”.Il
M5S sta spargendo il miglio affinché il P.D. lo segua , fino a rinchiuderlo dentro una gabbia. E così arriverà la
richiesta della abolizione della riforma delle pensioni , quella della
cancellazione della Tav, poi quella della nazionalizzazione delle banche, poi
quella della eliminazione delle spese
militari, poi, o forse prima, quella dell’uscita dall’euro e via dicendo . Cioè
la realizzazione di un programma alla Chavez in salsa di pesto alla genovese. In
questo modo creeranno le condizioni per
costringere il centro destra maggioritario nel paese a riaggregarsi non solo e
non tanto in difesa di Berlusconi quanto in difesa di se stesso. Cioè regalano
all'avversario la possibilità di ricompattarsi in nome dei propri valori ed
interessi di fondo. In modo che presto a tardi scatti una nuova marcia dei
quarantamila destinata a buttare a mare , a calci in culo, i comici e gli
irresponsabili decisi a fare del nostro paese un Venezuela senza petrolio ,
destinato non più nel lungo ma nel breve periodo ad uscire dall'Europa e finire
nel baratro.
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Roma , domenica 3 marzo 2013
Gaetano Immè
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