SCENEGGIATE ED AMMUINE ITALIANE
Mentre si consuma una indecorosa
sceneggiata napoletana con un falso duello rusticano fra Napolitano e la congrega politica di
sinistra che nel 2006 lo depose ,con i suoi soli voti , al Quirinale, mentre un
loro autorevole portavoce –“ Repubblica”
per la biro di un suo vicedirettore, Massimo Giannini – si scaglia con inusitata, biliosa
e rancorosa rabbia contro il Compagno
Presidente , “reo” di non aver obbedito agli ordini della camarilla e di non
voler onorare “il suo debito d’onore” - dovuto
da Napolitano ai suoi “ sediari quirinalizi” per averlo “issato” sul Colle del
2006 a dispetto di una metà abbondante del popolo italiano che mai lo ha
riconosciuto ( dato che la costituzione che alcuni buffoni ed alcuni comici spacciano come la
più bella del mondo, vieta agli
italiani di scegliere il proprio
Presidente come invece accade nei Paesi civili come la Francia, come gli Usa,
come l’Inghilterra, ecc) - agevolando e favorendo , cioè, come sarebbe stato
suo dovere secondo Massimo Giannini e
Repubblica, l’arresto immediato dell’imputato Silvio Berlusconi, ( senza stare lì a perder altro
tempo con un processo ormai ridotto ad un
maleodorante avanzo organico di quel che “una volta erano ” lo Stato di Diritto e la democrazia italiani ); mentre, stizzito
dalla trucida e disonorante intimidazione che scoperchia il temuto “ vaso
di Pandora” degli “accordi criminali” che determinarono la sua nomina al Colle ,
Napolitano replicava di non “ aver concesso a Silvio Berlusconi alcun salvacondotto o scudo
giudiziario” ( testuale
)( confermando dunque, “ ex adverso”, che
da L. go Fochetti e da quello del Nazareno erano pervenute al Quirinale precise e perentorie disposizioni, alle quali attenersi fedelmente,per
procedere alla immediata carcerazione
preventiva del leader del centrodestra ) ; mentre ’questo Blog , voce nel
deserto, accusava apertamente il
Compagno Presidente di una “excusatio
non petita , accusatio manifesta “, evidenziando come fosse fuori luogo parlare
di medioevale “salvacondotto” quando sarebbe bastato ed avanzato, compagno
Presidente, semplicemente una lineare applicazione del Diritto e della Giustizia
, quella vera però, quelli ignorati dall’Italia sotto a sua guida,compagno
presidente, quelli ignorati dalla
Magistratura Italiana a causa di un complice e tremebondo Presidente del CSM,
qual è Lei, Compagno Presidente , sul quale Capo dello Stato la costituzione
porrebbe l’obbligo di intervenire per far marciare la giustizia nell’interesse
di “ tutto il popolo italiano” cioè quella fondata sul rispetto dei diritti,della
dignità e della civiltà giuridica ; mentre accadeva tutto questo, è cominciata pure la rituale indegna, ridicola , gazzarra,
l’indecente farsa della spesa proletaria
dei ruoli istituzionali, la miserabile compra vendita di decine di grillini da
parte di P.L. Bersani, di fronte al mondo intero, senza vergogna . Una “rifondarola
comunista ”, oggi SEL , partitino mignon col suo due virgola qualcosa per cento
ed un Magistrato “ de sinistra” ( uno
dei tanti “paraculi” togati che, ormai prossimi ai circa 6.000 Euro mensili di pensione s’avvedono di poter continuare ad incassarne mensilmente altri
circa ventimila per altri cinque anni ,
oltre ad assicurarsi i munifici vitalizi
futuri , solo aprendo quella famigerata porta girevole che, dalla Magistratura
conduce – alla faccia della Costituzione che pretenderebbe che Magistratura e
Politica fossero due ordini distinti,
separati e, sopra tutto, reciprocamente autonomi- direttamente fra i banchi
della sinistra parlamentare). Mentre
dunque P.L. Bersani gioca con l’Italia
come un apprendista macellaio gioca con i coltelli in assenza del padrone,
mentre il M5S , che dell’anticasta politica aveva fatto il suo cavallo di battaglia , ora partecipa con famelica ingordigia al banchetto delle corruttele
politiche,così, in una ormai totale assenza della democrazia, ridotta da
attrice principale a semplice convitata di pietra nella sorda e grigia aula del Parlamento, replicando la farsa già
andata in onda nel 2006 ( allora il margine fu di 24.000 voti, oggi dello 0.3%
dei votanti, siamo alle solite), PD e
sodali fanno sfacciatamente spesa proletaria
con i posti chiave a favore dei loro compagni, fregandosene della “costituzione
più bella del mondo”, fregandosene del voto del popolo, fregandosene del
sistema democratico, fregandosene che proprio ieri ricorreva oltre tutto il 35esimo anno dal rapimento di Aldo Moro, trucidato
da una banda di delinquenti la cui ideologia è la stessa che ha sempre guidato
e che ancora guida tutta la sinistra . Le cariche istituzionali (Quirinale,
Presidenza Camera, Presidenza Senato, presidenze delle Commissioni, etc) ridotte
alla stregua di bancomat, delle casse dei supermercati alimentari da rapinare ,
come le casematte della guerra, insomma posti “di potere” da occupare
militarmente, senza minimamente preoccuparsi del bene del Paese, senza alcun
rispetto del voto popolare . E’ iniziato, fra schiamazzi ed atti di vera
prostituzione politica, quello che Bersani chiamava “ scouting” che starebbe
per “esplorazione” ma che è invece una stomachevole “campagna acquisti” del P.D., la solita
transumanza parlamentare sottobanco, viscida, opaca, vomitevole: si chiama,
senza falsi infingimenti, senza ridicole grida spagnolesche, “corruzione
politica” anche quando il corruttore ,come in questo caso, è la
sinistra. Questo, signori italiani, sarebbe il “ nuovo che avanza”, questo,
Signori “ de sinistra” è lo spessore politico, morale ed etico di P.L. Bersani
e dei suoi seguaci, quello che in campagna elettorale si vestiva da falso
agnello assicurando che “ vinte le
elezioni con una maggioranza anche del 60%, noi governeremo come se avessimo
avuto solo il 49% dei voti” e che oggi col suo scarso 30% vuole fare ,come Stalin, come Hitler, come Mussolini, “l’asso piglia tutto”, vuole occupare ogni
posto, vuole “comprare” il consenso al suo “ governo di minoranza” con i soldi
dei contribuenti italiani. E non è questa una truffa? Non è questo un reato
planetario di voto di scambio? Questa è,
Signori italiani” l’Italia giusta” di Bersani e del corruttibile M5S. Bel
casino che avete combinato, compagni grillini cretinetti.
Poco cale, sia chiaro, per queste due poltrone, rimane che P
L. Bersani non ha i numeri per governare, la spesa per acquistare altre vacche
grilline sarà difficile, ormai tutti hanno capito il progetto criminale. E poi,
questa dell’assalto al forno manzoniano, dell’assalto alle due Presidenze del
Parlamento ed al Colle è una guerra fra accattoni , fra rubagalline del pensiero e della politica , miserabili
mendicanti in cerca di qualche lira , poltrone
erano, poltrone sono, cadreghe da privilegiati restano, robaccia da “casta
politica ”, quella “schifosa e privilegiata casta politica” che Bersani, Vendola e Grillo vilipendono, infangano , diffamano,calunniano
ad ogni piè sospinto ( quando c’è da metter giù i loro consueti sproloqui destinati a catturare
qualche votarello in più)ma le cui cadreghe , prebende e privilegi poi pretendono e reclamano per loro stessi e per i
loro compagni, puntando e pestando i piedi come fastidiosi viziati mocciosetti.
Mi pare doveroso presentare Laura Boldrini. Le invio
pubblicamente una preghiera, qualora si degnasse di leggere questo blog:, la
seguente: ci racconti la sua vita, ci dica della sua assunzione in RAI, ci dica
di quella sua nelle successive tappe professionali, ci sveli quali siano stati i suoi meriti, le sue
capacità personali che l’hanno portata alla Presidenza della Camera. Perché finché
la D.ssa Boldrini non mi svelerà la sua vita, con quella trasparenza alla quale
dice di ispirarsi, per questo Blog lei resta la figlia di una famiglia ricca e
potente che grazie ai soldi ed alle amicizie ha fatto
carriera. Insomma una Bedy Moratti in sedicesimo., una sottospecie di Inge
Feltrinelli.. E la sua provenienza dalle fila del Sel di Nichi Vendola dà alla
Boldrini una tinta di impegno umanitario
ed una luce di ideologia politica facile
da enfatizzare. Ma troppo entusiasmo può riservare anche amare delusioni.
Perché chi conosce bene Laura Boldrini e la sua folgorante carriera assicura al
contrario che è figlia di una casta radical snob, molto ben ammanicata nelle stanze del potere e che il
suo percorso è stato, per così dire, altamente privilegiato e, forse, anche non
del tutto meritato, certamente frutto di comparaggi politici . Comincio dal suo
attuale ruolo all'Unhcr ( Alto Commissariato delle Nazioni Unite per
i Rifugiati) , che inopinatamente
scompare con lei: ma scompare perché le
è stato appositamente ritagliato addosso come un vestito di Dior. . Alla faccia
delle tanto vantate “ pari opportunità”, alla faccia della presumibilmente
numerosissima schiera di giovani italiani , senza i soldi del circolo
marchigiano dei Boldrini , che avrebbero fatto carte false per subentrare alla Boldrini in quella posizione, non
solo ricca di corrispettivo, ma libera da qualsivoglia ordinario controllo riservato ai comuni mortali. Laura Boldrini,
da Macerata, viene da una ricca famiglia tradizionale della borghesia marchigiana , piuttosto
gonfie di patrimoni e di soldi,, che avviano i loro ricchi rampolli ad un futuro in diplomazia o comunque
in organismi internazionali, perché mica vorrai lavorare in Italia per quattro
soldi ed a contatto col popolo bue e merdoso! . È sempre stato una delle
mete più ambite dall'alta società e delle famiglie ricche e potenti , è con
quell'obiettivo che fanno studiare i loro rampolli nei migliori
collegi, per questo scopo d'estate li
iscrivono a costosi soggiorni all’estero per corsi di lingue, per questo pagano loro sontuosi
viaggi per tutto il mondo, per questo scopo li iscrivono a università americane o inglesi purché di fama e planetaria, per questo pagano milioni per stage e master all'estero
dopo la laurea. Un'esperienza nel mondo del volontariato, in certi ricchi
e potenti circoli terzomondisti , è d'obbligo per lucidare il già sontuoso curriculum. Fa molto nobiltà d'animo e i
genitori raccontano con orgoglio, nei salotti dei vari Principi di Salina , le esperienze vissute lontano da casa dei
figli.
Pochi lo svelano, ma Laura Boldrini
, nipote di un petroliere e figlia di un
Avvocato, si permette dopo la maturità viaggi in Venezuela e poi un lungo viaggio in tutto il
Centro America. Poi arriva la laurea. Ma come mai l’anno dopo la sua laurea ( 1986) la Boldrini
entra in RAI? E come ha fatto nel 1989 ad entrare all’Onu? Ora che tutti lodano e sbavano dietro “ il nuovo stile
sobrio della presidente della Camera “ (
che paraculescamente all'investitura si presenta con una giacchetta nera
striminzitella e sale a piedi al Quirinale per la prima visita al Capo dello
Stato) , qualcuno dovrà pur chiedersi se
la Boldrini non abbia avuto la strada spianata dal denaro e dalle amicizie
della sua famiglia. . Visto che è entrata in Rai come giornalista negli anni
Ottanta, ha fatto tappa all'agenzia giornalistica Agi di proprietà Eni, per poi
dare un calcio ad un posto ambito e solido per tuffarsi nelle sue avventure in
giro per il l mondo per poi approdare ad un posto creato apposta per lei, all'Alto
commissariato per i rifugiati nel 1998., visto che sbandiera parole come “
trasparenza”, come “ onestà”, come “merito”, come “ pari opportunità” e simili,
perché non ci svela la sua vita?
Come
mai una donna di
mondo come Laura non è stata, per
esempio, in Cambogia o in Cina o in qualche Paese nel blocco ex sovietico o magari
nello Zimbabwe o anche in Lettonia dove mi
risulta che abbiano eretto un museo sulle atrocità del comunismo e dei
deportati . La Dottoressa Boldrini non c'e' stata in questi luoghi , Lei ha
preferito altre tappe, ha preferito seguire le tracce del Che Guevara in un viaggio pieno di avventura
piuttosto che vedere gli orrori che l’ideologia comunista e terzomondista ha
sparso per il pianeta. Ma la Boldrini è ricca ed intelligente, senza se e senza
ma: d’altra parte vota SEL e dunque è intelligente, colta e democratica . Questi
figli di papà sono non hanno diritto ad attenuanti, sono solo dei parassiti e con i soldi di babbo e di nonno e con le
complicità di politicanti arrivano ora anche ai vertici dello Stato. Perché Laura, la falsa
francescana, ha lo stesso dna , lo stesso pedigree sociale e castaiolo di una Giovanna Melandri o di una Concita De Gregorio, che hanno
fatto carriere splendide solo perché
“parenti di” . L'onorevole Boldrini,da ottima radical-chic,invece di illustrare
"il come" affronterà le problematiche politiche della Camera, si è
tuffata in quella fanghiglia demagogica
dove da sempre i radical-chic sguazzano,ovvero spargere lacrime sulla povertà,parlare della parità delle donne,
invocare la giustizia sociale e tutte quelle ritualità terzomondiste che da sempre sono presenti nello scontato
parlare della così detta "società
civile". Qualcuno spieghi alla Boldrini " che la presidenza della
camera non comporta comizi politici, che invece e' una carica istituzionale di garanzia il cui unico compito
è di fare rispettare i regolamenti parlamentari
con obbligo di astenersi da fare
politica e di apparire ed essere super partes. A proposito, sapete come si chiama quella persona che ebbe
l’ideona di obbligare l'Italia a risarcire tutti i clandestini respinti e /o
espulsi con € 15.000,00 ? La signora
Boldrini !! Ora che una "vendoliana"
siede sullo scranno più alto della Camera, i giochi si complicano. Il
centrosinistra ha scelto una strada senza ritorno. Col nome della Boldrini
ha ignorato il M5S, il partito che ha ottenuto il maggior numero di voti a
Montecitorio. Inoltre cercando di fare il jackpot al Senato e alla Camera, il
Pd in pratica chiude al dialogo con le altre forze politiche. Il centrosinistra
fa blocco per tutti e due i rami del parlamento. Insomma il centrosinistra ha
dato il via al tutti contro tutti. Persona rispettabile , ma la Boldrini è una persona che non ha ricevuto nemmeno un
voto per essere eletta. Violante,Pivetti, Bertinotti, Casini, persino Fini
avevano invece ricevuto molti consensi , insomma avevano una personale
investitura popolare. Non mi riferisco tanto
alle votazioni del 24-25 febbraio, ma a
quelle “parlamentarie – primarie “ che
il Pd ha tanto sbandierato e sponsorizzato lo scorso dicembre. Alle elezioni la
Boldrini è
stata candidata alla Camera nelle circoscrizioni Sicilia 1 e 2 e Marche, come
capolista di Sel. La sua candidatura è stata inclusa tra le 23 persone scelte
dall'assemblea nazionale del partito senza passare dalle primarie. Insomma una
come una Minetti qualsiasi ,
"calata" dall'alto, secondo il manuale Cencelli della “democrazia
secondo il Favoliere delle Puglie”.La signora in questione è una classica
rappresentante del mondo radical snob sinistrorso : loro adorano la povertà. Ma
quella degli altri , ca va sans dire, of course!
Se pensate che alla Presidenza della Camera è passata
gente come Violante, poi Pivetti,
poi Bertinotti, poi Casini e, in cauda venenum, poi addirittura anche Gianfranco Fini, l’andazzo generale del Paese – ben
rinchiuso nel detto popolare “ chi troppo in alto sale, cade, sovente,
precipitevolissimevolmente” – è pienamente confermato nel suo tracollo
culturale, con il regalo che P.L. Bersani ha voluto fare a Vendola , assillato
dalle sue estenuanti pressioni , per comprarne il silenzio assenso.Mi viene da ridere se osservo tutti gli sforzi degli uomini del centrosinistra,
dei suoi spin doctor. Voglio ricordare agli italiani questo esempio di “pura imbecillità
politica”. Nel giugno del 2006 il centrosinistra convinse il suo popolo ad abolire, col referendum, la riforma costituzionale varata sul finire
della legislatura precedente dall’odiato governo di centrodestra. Ma con quella
riforma si aboliva il bicameralismo perfetto(il senato non più camera
legislativa), si riduceva considerevolmente il numero dei parlamentari, si
rafforzava il potere del premier. Tutte cose che oggi, se fossero in vigore , avrebbero dato alla sinistra il potere di
governare per davvero e senza dover elemosinare dal M5S. Ma Bersani e compagni,
come il marito che vuole fare un dispetto alla moglie, gli attributi se li è tagliati da solo e tutto
questo perché se la riforma l’aveva fatta il centrodestra doveva essere per forza sbagliata. Parce
sepulto.
Mentre
impazza la ricerca di notizie, magari anche negative, su Francesco – che non è
né Rutelli né mio figlio, ma il nuovo Papa – nessuno s’è accorto che – nuntio
vobis gaudio magno – siamo circondati anche da eventi miracolosi davanti ai
quali dovremmo imitare Marie-Bernarde
Soubirous , Bernadette di Lourdes piuttosto che pensare ad altro. Miracoli
veri, autentici, come solo noi italiani siamo in grado di fare. A parte il
fatto, non secondario, che proprio la notte delle strane “dimissioni “ di Papa
Ratzinger un fulmine celeste colpì il Vaticano, vaticinio da arrivo di Nosferatu assetato di
sangue dalla Transilvania, in questi
giorni assistiamo, basiti, inerti,stupefatti a ben altri miracoli soprannaturali.
C’è, prima di tutto, il
miracolo dei miracoli, quello del P.D. e
del Mago Bersanì al cui cospetto Houdinì o Silvan contano zero coi loro “ Sim salabim”!Questo duo di
prestigiatori è stato capace di farti votare P.D. o SEL e di farti ritrovare poi
un Governo di minoranza , basato sul mercato dei traditori e per di più schiavo di un comico ! Pensate
che maghi! Altro che quel film di Vittorio De Sica del ’51 “Miracolo a Milano”!
Cose uniche al mondo! Neanche in Afganistan
coi talebani o nelle fredde steppe siberiane, dove di maghi ne basta ed
avanza uno solo, potrai mai vedere simili miracoli ! Ma ci pensi! Tu sei
convinto, vai a votare, ecco carta identità e certificato, ti danno le schede e
sembrano personcine dabbene, entri nel seggio, fai la croce sul P.D. o sul SEL
e la matita è indelebile, esci, vai a casa, sei sicuro del trionfo e il giorno
dopo, chi ti trovi a guidare il Governo?
Mica Bersani, mica il P.D., mica Vendola! Macché! Eccolo il miracolo, una
specie della moltiplicazione dei pani, dei pesci e dei voti! Tutti inchinati,
Bersani, Vendola, grandi intellò che firmano da una vita inutili e sconsiderati
appelli, comici monotematici, nani che si credono Messia, mezzibusti,
ricchioni, lesbiche, tutti lì, inginocchiati, imploranti , con la mano tesa
davanti a Grillo o Casaleggio! E dietro, a capo di una folla di prefiche
adoranti c’è anche “ il professore”, al secolo Mario Monti , ormai una vera
Maddalena ,con tunica in formato “sobrio
loden”, che cerca di asciugare con
l’augusto asciugamano l’affaticato viso dell’accattone Bersani, esausto e
scavato dalla fatica , a forza di implorare l’intercessione del “nuovo Dio in
terra italica venuto, a miracol
mostrare” Questa Signori, è vera magia, mica Silvan , Otelma o De Sica, solo
qui in Italia, solo col P.D., col SEL, con Bersani, con Vendola, con Enrico
Letta, con Franceschini, con la Bindi e confratelli vari puoi assistere a simili miracoli.
Altro evento miracoloso: Sim Salabim ed è sparito Antonio Di Pietro. “ L’ex “Gesù in terra “ della
metà degli anni novanta, l’ex “padre padrone dell’IDV” degli anni passati, l’ex
Magistrato fattosi furbo e soprattutto ricco eliminando, come un boia,tutti i nemici politici della sinistra comunista fra
gli anni ’92 fino al ’96, il molisano uscito ancor giovane dalla Magistratura
con due appartamenti ed ora sparito dalla politica quando di appartamenti però ne possiede una decina tutti comprati coi “rimborsi
elettorali” che dovevano andare all’IDV e non a lui, è stato risucchiato
finalmente dallo scarico del cesso parlamentare ed è andato a finire da dove è
venuto, dove avrebbe dovuto sempre restare: fra i suoi uguali. Ma, per una sorta di
punizione divina di contrappasso ci resta il Parlamento più dipietrista di
sempre, quello più manettaro ma anche quello più sfascista, avvelenatore di
pozzi, sabotatore di ogni «dialogo» e di ogni baluardo di riferimento, proteso
a inasprire ogni conflitto istituzionale e a delegittimare progressivamente
ogni cosa. In verità Di Pietro e Grillo hanno sempre avuto molto in comune, anche
se altrettanto li divideva : entrambi hanno fatto carriera con una cosa sola. Gridando,
vene del collo gonfie, urlando, sputando, vomitando «in
galera», ma solo e sempre contro gli “ altri.
Sarebbe ora che Pier Luigi Bersani la facesse finita , con la sua
sconfinata fiducia, tutta di natura
staliniana e togliattiana, che il popolo che non vota a sinistra sia solo “ un numero che si
ottiene contando i coglioni e dividendo la somma per due “, di considerare i
grillini solo come una banda di cretinetti da blandire, da corrompere con
offerte di soldi pubblici, da dividere, da fagocitare e da disperdere, come Palmiro Togliatti fece con gli affamati “
uomini qualunque “ di Guglielmo Giannini
. Tutti mantenuti dallo Stato. Ed anche se nel Movimento Cinque Stelle non
manca una forte componente di protesta qualunquistica e forse non manca neppure
qualcuno disposto a farsi catturare con la promessa di qualche poltrona
governativa con annessi dorati ozi di Capua e di Roma, è da escludere che per il momento i seguaci
del comico genovese possano fare la fine di quelli del commediografo
napoletano. Ad impedire questa sorte c'è la convinzione di Grillo e dei suoi di
avere il coltello dalla parte del manico nei confronti di una classe politica
incapace di reagire e scrollarsi di dosso il peso di anni ed anni di errori,
paralisi, sconcezze e relativo discredito.
I grillini, in sostanza, hanno tratto
dal clamoroso successo elettorale la convinzione di essere
l'espressione di una sorta di “primavera italiana” che, sul modello di quelle
arabe, è inevitabilmente destinata a spazzare via il vecchio sistema e
liquidare definitivamente tutti gli agonizzanti partiti tradizionali. Quanto
Grillo sostiene che per il proprio Movimento «è meglio un salto nel buio che un
suicidio assistito» provocato dall'ascolto delle «sirene Pd», non si limita a
compiere un esercizio di semplice retorica. Esprime la convinzione profonda dei
suoi parlamentari, entrati a Montecitorio ed a Palazzo Madama grazie al
miracolo delle liste bloccate del Porcellum, di essere ormai destinati a
realizzare la grande impresa di “cambiare il paese”. Nessuno di loro, Grillo in
testa, ha una vaga idea di come si possa mai realizzare la transizione dalla
democrazia rappresentativa alla democrazia diretta per via web. Ma ognuno di
loro è convinto che il primo passo di questa transizione debba passare
attraverso il rifiuto di ogni possibile contaminazione con gli epigoni del
vecchio regime rappresentativo e con la scelta di mandare al più presto al
macero la XVII legislatura repubblicana per arrivare ad elezioni anticipate
destinate a portare il M5S oltre il cinquanta per cento. I difensori della
democrazia rappresentativa, quelli che fino a quando un qualche modello di
democrazia diretta per via web non sarà definito pensano più opportuno tenersi
il modello conosciuto con tutte le sue pecche piuttosto che trasformare
l'Italia in una Libia o un Egitto meno truculenti, dovrebbero affrettarsi a
prendere sul serio Grillo. Ed a mettere a punto al più presto una strategia per
evitare di fare il gioco di M5S e scongiurare l'ipotesi che i grillini della
“primavera italiana” possano provocare nel nostro paese lo stesso caos in atto
nella sponda meridionale del Mediterraneo. Questa strategia non è affatto
complicata o irrealizzabile.
Basta un accordo tra le forze
politiche responsabili per un governo a termine che assuma le iniziative
economiche più urgenti e realizzi una riforma elettorale capace di eliminare
l'anomalia di liste bloccate che nelle passate legislature ha prodotto la
cosiddetta “mignottocrazia” e che nella attuale ha provocato non la fantasia al
potere, non l’Italia giusta al potere, ma l'incompetenza e l’incapacità al potere.
Gli ostacoli alla realizzazione di una strategia così semplice sono
rappresentati dall'ostinazione di Pier Luigi Bersani nel pretendere di poter
governare senza maggioranza e dalla lentezza con cui i parlamentari ed i
dirigenti democratici stanno prendendo coscienza che, fino a quando le loro
contraddizioni interne non saranno risolte, lo stallo andrà avanti facendo il
gioco del M5S e creando le condizioni per elezioni anticipate destinate a
postare M5S ancora oltre. Che aspetta il segretario del PD ad arrendersi all’evidenza?
Vedere forse l’Italia crollata, al motto a lui assai ben noto del “ tanto
peggio per l’Italia, tanto meglio per noi ( comunisti)?
============================================
Roma lunedì 18 marzo 2013
Gaetano Immè
Nessun commento:
Posta un commento