VIOLANTE E LA CONSULTA, COME
IL GATTO E LA VOLPE DI BENNATO
La posizione di questo Blog rispetto
alla sentenza della Cassazione sulla evasione fiscale di Mediaset è nota: un
po’ per celia , un po’ per non morire e tantissimo per spernacchiare - come ampiamente si
meritano - tutti i signori della
sinistra per i quali “ le sentenze non
si discutono ma si applicano”- idiozia sesquipedale e addirittura contraria alla nostra “ sacra
costituzione” la quale non solo prevede che ogni sentenza sia discussa e , ove
occorra, anche opposta, ma addirittura accetta
( come si dice dalle loro parti ) senza se e senza ma alla normativa europea che prevede anche
altri successivi e riparatori gradi di
giudizio di ogni singola sentenza, anche se definitiva – io discuto, accidenti
se la discuto quella sentenza, nel
merito e nel diritto, indipendentemente da quella
caricatura di Magistrato ,peraltro anche Presidente di Cassazione che si è rivelato essere il Dr. Esposito e contemporaneamente voglio , anzi, pretendo che
essa sia applicata così che chi di
dovere, cioè la Magistratura e la sinistra ,
si assumano fino in fondo tutte
le loro responsabilità di fronte all’opinione pubblica del mondo intero. Attendo nel frattempo il deposito delle motivazioni di
quella sentenza , né voglio discutere del testo e delle motivazioni che quel
simulacro di Magistrato, parlo del Dr Esposito, avrebbe anticipato
a Il Mattino in quella sua esilarante intervista, un cult ormai della
raffinatezza culturale di questi nostri Magistrati da vergogna.
Tuttavia, mentre ho già scritto nei giorni passati che qualora il Dr Esposito avesse detto la verità a “ Il
Mattino” ( quando ha affermato che Berlusconi è stato condannato perché era
stato informato dell’imbroglio fiscale
diretto a risparmiare 7 milioni di euro di imposte), aspetto ed intimo
all’esimio Presidente Esposito di dirci chi sarebbero costoro che hanno informato Berlusconi, perché
di essi e delle loro asserite delazioni
a Berlusconi , negli atti processuali non c’è traccia alcuna. Allo stesso modo mi
sono permesso anche una ulteriore osservazione critica, se in Italia si può
ancora parlare liberamente perché se
Berlusconi è stato informato
dell’imbroglio, allora proprio non riesco a capire come mai i vertici societari
di Mediaset – per esempio il Dr. Fedele Confalonieri, Presidente, gente che ha
condotto l’imbroglio, mettendoci anche le firme – siano invece
stati assolti “ per non aver
commesso il fatto”( testuale, dalla sentenza). Se la Costituzione sancisce che
la responsabilità penale è sempre personale, non capisco come possa ritenersi
responsabile di una evasione fiscale di una società ( che nel sistema giuridico
italiano e mondiale è dotata di una propria “ personalità giuridica ed
economica” per cui essa risponde col suo patrimonio per le proprie obbligazioni
) un suo azionista il quale, in punta di
diritto, anche se maggioritario , nulla
a ha che vedere con l’operato della società. Per dirla fuori di metafora, è
come se per le evasioni fiscali della Parmalat avessero condannato non Calisto
Tanzi, ma i tanti risparmiatori che erano suoi azionisti solo perché le Banche
avevano consigliato quegli investimenti. Inoltre, senza essere né principi
né marchesi del Foro, ma perché semplicemente dotati di una media conoscenza delle
questioni del Diritto, voglio illustrare anche qualche altra riserva
sostanziale a quella sentenza.
Il non essere stati ammessi tutti i
testi a difesa, come si evince dagli atti processuali in questione, è una tale lampante violazione del sacrosanto
diritto alla difesa che anche un
elementare ricorso all’Alta Corte di Giustizia europea potrebbe determinare l’annullamento di quella sentenza. C’è poi da
tenere nella massima considerazione il
fatto che lo stesso Dr Esposito avrebbero dovuto astenersi dal giudicare
Mediaset e Berlusconi se, come varie testimonianze affermano, aveva ripetutamente dimostrato
pubblicamente ed ostentatamente del
malanimo, del preconcetto, del rancore se non dell’odio politico da parte sua contro
Silvio Berlusconi . Resto poi dubbioso, molto dubbioso, sul fatto che le pene accessorie siano state applicate
erroneamente sia in primo che in secondo grado: ma non è anche questo un
elemento che determina non dico il dolo ma quanto meno una incredibile
leggerezza nell’applicazione delle sanzioni da parte della Magistratura che
potrebbe anche considerarsi una delle
tante prove del fumus persecutionis?
Credo che la Magistratura abbia capito,
anche se tardivamente, che applicare
quella sentenza in questo condizioni sociali costituisca una assunzione diretta e coram populo
mundi di una enorme responsabilità
, perché la tramuterebbe , ipso facto, nell’unica colpevole, nell’unico capro espiatorio per un processo che ormai la maggioranza del
popolo italiano ritiene essere stato un
“processo politico” e lascerebbe , invece, ancora una volta, del tutto impunita
dalle proprie responsabilità
penali tutta la sinistra , complice invece con la Magistratura nell’ormai ventennale caccia giudiziaria contro il popolo di centrodestra e contro il suo leader politico.
Ecco perché si sono mossi alcuni
politici influenti di sinistra – cito solo Violante, ma anche il Prof. Onida - per facilitare, dicono, un preventivo esame di costituzionalità della
Legge Severino che potrebbe estromettere
il condannato Berlusconi dal Senato. La quale Legge non solo
presenta vari profili di incostituzionalità, ma come tutte le decisioni
parlamentari, va discussa e votata secondo le regole della democrazia ( tanto che essa contiene l’ovvio richiamo
all’articolo 66 della Costituzione) e non, come pretenderebbe la sinistra
manettara , con una sua “ applicazione
automatica”, come se il Senato e la sua
Giunta anziché un organo del sistema parlamentare e democratico fosse semplicemente
un reggicoda di ogni P.M. oltre che un
plotone di esecuzione di ogni scomodo nemico politico.
Solo per chi ragiona solo con le
viscere e con la schiuma della rabbia in bocca
- come Repubblica, come Il Fatto e come L’Unità ed i loro catechizzati ed indottrinati
seguaci- tutto questo è “un madornale
errore” di diritto ( sic!) ed un insopportabile ed incredibile aiuto al “delinquente “ Berlusconi ( testuale
Scalfari su Repubblica). La rozzezza e la pura imbecillità di questa posizione
del foglietto di casa De Benedetti
insospettisce molto, anche se quasi sempre nella storia italiana , i
guru di Repubblica non ne hanno indovinata
una! Poi, dopo l’ulteriore intervento
sull’argomento anche da parte del Prof. Onida che spingeva per questa soluzione
, mi sono svegliato e credo di aver capito tutto. Questa tesi del previo esame
della Consulta è solo l’ultima truffa
intellettuale e mediatica della sinistra italiana perché è invece una raffinata trappola da tardo
regime comunista, degna del miglior Vishinsky di casa nostra , di Luciano Violante:
perché “ sembra “ voler consegnare
la decisione ad una entità “sopra le parti”, come la Consulta dovrebbe
essere , “sembra” rispettare nello
stesso tempo anche l’articolo 66 della Costituzione, cose che ai “famigli” di casa De Benedetti , (Repubblica, Scalfari,Mauro,
ecc) non importano un fico secco . In
verità sappiamo benissimo come la Corte,
così detta” suprema”, non sia “ suprema” neanche per sogno, ma sia una vera e propria casamatta gramsciana conquistata
ed okkupata dalla sinistra ( grazie al compagno al Colle) perché composta da 11 giudici “ de sinistra”
su 15 giudici. Dunque il suo sarà un verdetto scontato, ideologizzato,
politicizzato: dalla forca alla sedia
elettrica o, se preferite, dalla padella direttamente nella brace.
Ormai nessuno m’incanta più, neanche la moglie di Giorgio Napolitano, figuratevi
un Violante, o un Monti o un Casini,
gente che qualificare come “affidabili” per parola data, per correttezza,per onesta intellettuale significherebbe essere dei puri idioti che si fiderebbero pure
di mettere Dracula a fare il custode notturno alla Banca del
Sangue.
Insomma, messa davanti alle proprie
responsabilità – non voglio neanche pensare a cosa succederebbe in Italia e nel
mondo intero se si arrivasse ad una sconfessione della sentenza della
Cassazione su Mediaset – i compagni di Magistratura democratica hanno richiamato
all’ordine del rispetto omertoso , con le immaginabili minacce, i compagni
comunisti, ai quali avevano
sfacciatamente risparmiato il carcere per le tangenti craxiane . La legge della
protezione mafiosa è così scattata
ed alcuni “ capibastone” del PD hanno
cominciato il loro “ lavoro sporco”: creare cioè un diversivo , un alibi per i
compagni di rapina, che ingannasse ,
come sempre , il popolo bue e coglione .
Una mano lava l’altra, tutte e due lavano il viso. Noi lo sappiamo, come
sappiamo che Scalfari , Repubblica, Violante, Onida, ecc giocano, come
Truffaldino del Goldoni , due
ruoli in commedia, ma, al contrario appunto di Truffaldino che serviva due
padroni, essi servono solo la sinistra,
perché fingono di essere alcuni contrari altri favorevoli all’esame costituzionale della Legge Severino
alla Consulta, ma solo per confondere le
idee agli sprovveduti, solo per accreditare mediaticamente, in questo modo, i
Violante , gli Onida –coloro i quali sostengono una proposta apparentemente sana e giusta
- Perché la Consulta , col suo bel “11 a
4”esprimerà il giudizio che la camarilla ha stabilito, tutto convenuto , tutto
concordato fra Magistratura , PD , Napolitano e stampa dei poteri forti fin dal
1992, roba vecchia. E stavolta il plotone d’esecuzione sarà il massimo organo
giurisdizionale della così detta Repubblica, la Consulta. La chiamano ancora
così, ma è solo una delle casematte gramsciane che la sinistra ha okkupato da sempre. Fa parte anch’essa dell’inganno al popolo.
Questa ultima sceneggiata,
quest’ulteriore truffa ai danni della credulità popolare ordita tra PD, stampa organica e Colle ( la
zampina di Napolitano è sempre presente nei posti decisionali e decisivi dal
1992 ad oggi, caso strano, no?) , dimostra come a sinistra abbiano bisogno di creare alibi, diversivi ,
che insomma siano nel panico più completo , che se la facciano letteralmente addosso davanti alla sentenza
Mediaset ed alla Legge Severino, perché tutti loro, sinistra e Md, hanno
finalmente capito quello che questo Blog urla loro in faccia da tempo. Potete anche mettere in galera Berlusconi,
ma ai dieci milioni di suoi liberi elettori, magari rozzi, magari incivili, magari diffamati come evasori fiscali ,
signori Scalfari, Mauro, De Benedetti, Milella, Zagrebelky, Asor Rosa, De
Monticelli, Padellaro, Gomez, Travaglio, Calabresi, Saviano, ecc., che ci
farete? Ci tagliate le mani, ci amputate il cervello, ci tagliate la lingua, ci
cavate gli occhi, ci rinchiudete in qualche gulag , ci applicate il bavaglio o
ci fate ….????
L’avete cercata, con ogni inganno, la
bicicletta, cioè questa sentenza, dopo venti anni di vani ridicoli tentativi . Bene. Ora , avanti,
fateci vedere cosa sapete fare. Poi ci vediamo alle prossime elezioni
politiche.
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ANALISTI POLITICI ?
L’analisi politica è cosa troppo seria ed impegnativa, per
essere esercitata da gente che ha il compito di legare il carro dove vuole e fa
comodo al suo editore. Gli occhiali dell’ideologia preconcetta generano ciechi
e mostri. Certo, tutti possiamo sbagliare, ma quando sbagliare analisi diventa
una costante , bèh allora la cosa diventa così imbarazzante che è meglio
glissare il discorso. Anche perché chi
attacca il somaro dove vuole il padrone – e chi ha la coda di paglia gli dia un
bel taglio! – è estremamente facilitato nella dissimulazione artificiosa delle
notizie scomode per aver allevato per
quasi cinquanta anni una mandria di
propri lettori ben catechizzati, ben addottrinati, ben indottrinati. Così la maggior parte dei giornalisti dei foglietti
di casa De Benedetti o delle Procure o di casa Fiat o di casa a Piazzetta
Cuccia, per loro fortuna, tendono a
sfangarla perché i loro vecchi articoli non se li ricorda proprio nessuno. Va
detto che nel caso dell’Egitto, però, certe minchiate , vere e proprie
sucaminchiate sono state scritte poco
tempo fa, non negli anni Settanta . Quando una buona parte degli scrivani progressisti dei giornaloni noti (Repubblica, Il Fatto,
L’Unità, La Stampa, Il Corriere della Sera, Il Piccolo, ecc) tifarono
sguaiatamente per dei militari che
stavano rovesciando una democrazia, voglio dire, era appena il luglio scorso. C’era un esilarante Michele Serra che,
pur ammettendo la contraddizione, su Repubblica scriveva: «Alzi la mano chi non
fa il tifo per il Cairo... certe barbe fanatiche fanno venir voglia non di uno,
ma di dieci eserciti che impediscano con ogni mezzo all’integralismo islamista
di prevalere». Bernardo Valli, su Repubblica, spiegava che l’esercito mirava
solo a «ripristinare il processo democratico», come a dire che si rovesciava
una democrazia per instaurare una democrazia, perché spendere cinque euro per
un cinema quanto con un euro ti leggi Repubblica? . Da sbellicarsi dal ridere
poi leggere tale Pasquale Ferrara su
l’Unità. Andate a leggerlo e scommetto mille euro che non affitterete più la cassetta del film comico che volevate
gustarvi stasera, vi basterà rileggere l’Unità. Bene: mi piacerebbe sapere,
dopo le stragi agostane, se questi “ scienziati”, se questi “ intelligentoni”,
se questi “ maestri indiscussi delle analisi politiche”, questi “guru” ( forse
sarebbe meglio e più adatto affibbiar loro l’epiteto di “ para guru”) abbiano qualcosa da aggiungere o se rimarranno
muti e silenti come sfingi. E’ da tempo che cerco
le loro firme su quei giornaloni, ma chissà perché non li vedo più. Oddio,
vista la faccia di bronzo che hanno a sinistra vedrete che prima o poi ricominceranno a impancarsi su qualche cattedra , sempre col ditino
alzato, magari a far lezioni di analisi politica proprio sulla Siria.
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VOTO DI SCAMBIO? MA QUANDO
MAI……
Avviso ai naviganti. C’è chi dice che
la camorra compra un voto politico per 50 o 100 euro, ma lo dice per “ sentito
dire”, come una beghina pettegola, appunto come Saviano. C’è chi dice che a
Palermo, per fare un esempio, “non si muova foglia, se la mafia non voglia”,
così molti palermitano hanno bollato la straordinaria maggioranza ottenuta da
quel galantuomo che è sempre stato il Signor Leoluca Orlando Cascio nelle
elezioni politiche comunali, sempre roba da lavanderia è. Poi c’è chi sente gli
amici, che si informa e che così verifica che in certe Regioni, l’Umbria per
essere precisi, dove da tempi remoti domina la sinistra , in ossequio al
divieto di usare il contante, hanno sempre seguito una soluzione più
intelligente e sicura, soprattutto “nella legalità” come dicono costoro. Cioè,
una bel posto ad uno dei componenti ogni famiglia umbra nelle istituzioni
pubbliche ( Regione, Province, Comuni, municipalizzate, acquedotti, società
consortili, trasporti, ecc) et voilà, voto a sinistra assicurato. Mica
comprato!
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Roma mercoledì 28 agosto 2013
Gaetano Immè