LA SINISTRA CON LE SPALLE AL
MURO
Ho
letto,con stizzito stupore , sul “Corriere della Sera” di qualche giorno fa,che
dalle parti di Via Solferino si comincia ad ammettere , a denti strettissimi,
sottovoce ed obtorto collo quello che questo misero Blog va urlando da anni:
che l’annientamento delle guarentigie parlamentari dell’articolo 68 della Carta
compiuto dal Pool di Mani Pulite nel
Maggio del 1993 e perfezionato nell’Ottobre e nel Dicembre dello stesso anno, sia stato esiziale per il
Paese .In verità si è trattato di uno stupro , una vera e propria rapina (della sovranità popolare )
compiuta , a mano armata , da una nota “banda
criminale “ composta da delinquenti travestiti
da magistrati (uno rispedito , dal popolo rinsavito, a calci
in culo a zappare la terra molisana, un
altro ancora presente in Senato , luogo dove, la storia insegna, il comunismo
usa premiare “ i delinquenti di famiglia” per i misfatti e gli assassini politici
compiuti nominandoli Senatori,come questo ex magistrato al quale alludo e come tale
altro famoso Mefisto Moranino), con la delatoria complicità sia del Pci (che ottenne così la sua seconda
impunità sui finanziamenti illegali) e
con quella dell’allora Presidente della Camera,
Giorgio Napolitano. Non posso che compiacermi col Prof. Ainis per la sua
tardiva, me sempre ben accetta, resipiscenza su un argomento così evidente che
solo un finto tonto può per venti anni fingere di non vedere. Insomma,
possibile che il “ Corriere della Sera” ed il Prof. Ainis non si fossero nemmeno
accorti che nel 2009 la Senatrice del
P.D. Franca Chiaromonte ed il Senatore del Pdl Luigi Compagna avevano
presentato la proposta di un disegno di
legge costituzionale, numero 1942 del 2009) per il ripristino dell’immunità
originaria? A parte lo scontato aizzatorio intervento del foglio di casa De Benedetti col
solito slogan delle “leggi ad personam” non ricordo alcun intervento del
foglione dei poteri forti o del Prof. Ainis su tale dibattito. Eppure eravamo a
gennaio 2010. Ah! Ora mi rendo conto! Impazzava il tormentone dei
lobotomizzati, l’antiberlusconismo reso
ancora più livoroso dalla recente vittoria elettorale del 2008 dovuta, scorno
massimo, all’ immediato e rovinoso
tracollo dell’armata del Prof. Romano Prodi e forse a Via Solferino regnava un
tale Paolo Mieli che era talmente impegnato a produrre antiberlusconismo
elitario e nazionalpopolare da non avere né tempo ma soprattutto voglia di
leggere i disegni di legge costituzionale. Basta parlar male di Berlusconi e
del centrodestra e vendi le tue 400 mila copie!!! Professore Professore!! Ben
riacceso cervello e bel ritrovata qualche dignità intellettuale.
Chi invece non riesce proprio più a divincolarsi dal giogo del padrone,uno
che ordina quotidiane e rancorose invettive, con inchiostro intinto nella più
schiumosa rabbia e nella più isterica vendetta ( e del bene del Paese, chi cazzo se ne frega) contro l’odiato
Berlusconi ed il suo rozzo popolo di imboniti e rimbambiti , sono tutti gli
scrivani al soldo della tessera n.1 del P.D., del cittadino svizzero Carlo De
Benedetti , proprio quello che ha “rubato” ( due sentenze, manca la finale, ma
da quelle parti non dice forse che “ le sentenze si rispettano e si applicano”?)
agli italiani 250 milioni di Euro di
imposte evase con scorribande fiscali elusive
ma che, obbligando i suoi scriba a fare gli sciacqua piatti alla Magistratura
politicizzata ne ricava la di essa bonaria e suprema benevolenza ( cosa che gli regala una pelosa e vomitevole impunità ad personam ma
gli evita i dovuti processi penali (e
chi cazzo se ne frega dell’uguaglianza di
tutti i cittadini di fronte alla legge ed a chi l’amministra e “l’amminestra”!).
Basta dare uno sguardo al foglietto di casa De Benedetti per rendersene conto:
la Legge Severino, che dovrebbe cacciare Berlusconi dal Senato, va discussa in Senato ai sensi dell’art. 66
della Carta ? Ma chi cazzo se ne frega della Carta e della Costituzione, quella
Legge serve a cacciare Berlusconi dal Senato? Tanto basta! La Legge
Severino orse non si può applicare
perché è del 2012 e dunque non può essere retroattiva ? E chi cazzo se ne frega
della Costituzione che afferma questa regola! Basta che serva a far fuori
Berlusconi! La Giunta del senato afferma che in Senato non può pronunciare una
decadenza di fatto di Berlusconi dal seggio perché c’è scritto in quella Legge
Severino e che sarebbe più consono attendere che si pronunci la Corte
Costituzionale? Ma chi cazzo se ne frega della Consulta, ma chi cazzo se ne
frega della Giunta e della Costituzione e di quell’articolo della Legge
Severino! Per Dio! Insomma, usate la
Legge Severino come Dio comanda, senza mettere di mezzo Costituzione, Consulta,
leggi, civiltà e robaccia del genere. Forza , svelti, preparate la gogna all’angolo di Piazza Navona,
allertate il boia e che Berlusconi sia
fatto fuori. In parole povere, Repubblica
vuole un Senato come un’accolita di assassini che vomitando odio e rancore
facciano giustizia sommaria. Bella democrazia, Signori Milella, Mauro, ,
Giannini, Scalfari (costui vorrebbe anche diventare Sentore? Le consiglio
di sparare in bocca a qualche persona di
centrodestra così, come Moranino, il P.D. ex Pci la premierà con un bel seggio per
salvarla dalla galera).
Anche Emanuele Macaluso si cimenta sull’argomento
dell’espulsione di Berlusconi dalla politica sull’Unità, dove discetta di non scorgere
alcun percorso politico che eviti e corregga gli effetti devastanti dell’accanimento
giudiziario contro Berlusconi. Leggo “L’Unità” e parlo di Macaluso perché stimo
Macaluso come persona e come politico. La sua coerenza da comunista che guidava
la corrente “migliorista”, alla quale faceva capo anche Giorgio Napolitano, ha
sempre meritato il mio rispetto e la mia
stima nella diversità. E se anche Macaluso – e dunque anche Napolitano – mette in
mostra questa granitica unità del P.D. in un rifiuto pregiudizialmente ad ogni possibile discussione
intorno al fulcro essenziale della crisi istituzionale che dal 1993 ha consentito
l’incostituzionale ed illegale strapotere
di un semplice “ ordine”, la Magistratura, sull’unico e solo “potere” previsto dalla Costituzione , quello
legislativo, vuol dire che il P.D. è clone del Pci , oggi come nel passato,
quando anche i miglioristi , dopo qualche timido distinguo , scattavano sull’attenti
davanti al richiamo del partito. Chi non ricorda le addirittura “feroci critiche” di un Amendola (
il capo indiscusso di quella corrente migliorista del Pci ) contro le posizioni del segretario Berlinguer, giudicate troppo autonome dall’Urss,
quando costui osò riaffermare la via
europea verso il socialismo reale svincolata dall’obbedienza cieca verso Mosca?
Dunque, accantonando, perché, più che ad una discussione tra persone
educate ed intelligenti, adatte ad un trivio politico le ridicole pretese dittatoriali e staliniane del partito di “ Repubblica”; se il
Prof. Ainis scalfisce, restando però sempre su un piano intellettuale pur assai
criticabile ma sempre augurabile, la
politica dei poteri forti tradizionali, che la direzione di Mieli, ex
brigatista e sicuro estremista, aveva scagliato
con feroce rabbia isterica ciecamente contro il centrodestra, almeno dubitando sulla utilità democratica e
costituzionale dell’eliminazione delle guarentigie parlamentari ; se una
persona rispettabile come Emanuele Macaluso non riesce più a fare “ il
migliorista amendoliano” ma si schiera acriticamente con il “ giustizialismo
antiberlusconiano” come un bilioso e rancido Furio Colombo qualsiasi ; se Giorgio Napolitano, amendoliano di
estrazione e formazione politica, tace incredibilmente da diversi giorni, da
quando precisamente qualcuno gli disse che una decina di milioni di italiani
aspettavano che il Presidente della loro
Repubblica, per dire,non un pisquano qualsiasi, assumesse una doverosa e
costituzionale posizione chiara e decisa , nell’interesse di” tutti gli
italiani” , sull’arrogante pretesa, illegale perché incostituzionale, di una fetta della Magistratura di eliminare
dalla scena politica il loro leader scelto da venti anni, non ostante i 45 e
passa processi scagliatigli addosso dalla magistratura e tutti i reati
attribuitigli ; vuol significare che il P.D. si sente soffocare, messo alle
strette, preso per il bavero e sbattuto al muro. Ma quale essere umano dotato di una anche
minima ed elementare dose di quoziente intellettivo
potrebbe fidarsi di un suo alleato che si erge a suo boia ? Come può un partito serio e responsabile, come
dice di essere il P.D., far passare il messaggio che la slealtà fra alleati è
un pregio civile? Come
può ritenere, se non mostrando ,davanti al mondo intero, un disprezzo
incommensurabile sulla cultura del popolo come può conoscere solo chi, per sessanta anni, lo ha appositamente indottrinato al fine di farne una predestinata vittima dei propri abusi della credulità e dell’ignoranza
popolare ?
Solo chi non vede via
d’uscita, solo chi ha l’acqua alla gola , solo chi è terrorizzato dalle proprie
responsabilità davanti al proprio Paese e davanti al mondo può trincerarsi dietro queste
meschinità. La verità è sempre la stessa, quella che vado ripetendo da giorni.
La sinistra italiana è impazzita dalla gioia di aver trovato una condanna ,
anche se minimamente ridicola, dopo circa cinquanta processi finiti nel nulla e
ha perso il lume della ragione. S’è buttata nella declamazione , nell’irrisione,
s’è beata ed ubriacata di titoloni velenosi, di “ il delinquente”, di “ il
corruttore” e simili perle. Poi le
titubanze di Napolitano, le reazioni del popolo di centrodestra, le han fatto
prendere atto di una terrificante verità: una sentenza definitiva ed una legge
Severino possono anche bastare per mettere in galera Berlusconi, ma ora s’è
resa conto che il problema non è Silvio Berlusconi, ma il popolo di
centrodestra che ha scelto il suo leader fin dal 1994 e non ostante tutto. Solo
adesso la sinistra ha capito che non può mettere la museruola, il bavaglio non
solo a Silvio Berlusconi ma anche al popolo del centrodestra. Ecco perché il Senato della nostra Repubblica
si ridurrà ad un’accolita di banditi da valico e faremo la figura di Paese
incivile davanti a tutto il mondo. Ma non servirà a nulla. Perché una
leadership non possono metterla in galera. Insomma la sinistra sta solo adesso
capendo che non le resta che un bel
genocidio contro il centrodestra, un colpo alla testa ad ogni elettore di
centrodestra e finalmente la sinistra potrà governare l’Italia. Avete voluto la
bicicletta? Bene, ora sono cazzi vostri, pedalate!
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Mercoledì 21 agosto 2013
Gaetano Immè
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