SENZA PAROLE E DUNQUE SENZA TITOLO
Parto dal caso delle
sigarette e del ridicolo tentativo del Governo Letta di vietarne l’uso in auto in presenza di
minori. Ma che ci stiamo a fare ,allora, in quel Governo se le ideone sono come
questa stronzata? Ma è l’apoteosi dello
statalismo più becero e gretto , è
l’etica fatta politica, cioè l’esatto contrario di quello che il popolo
di centrodestra chiede e reclama, inutilmente ma a gran voce e non solo dal 1994 ma da sempre.
Lo Stato, chi governa il Paese, chi lo
domina con la propria ideologia ,
un pensiero politico che crea la “
ragione di Stato “ e la conseguente “ religione di Stato” – marxismo –
leninismo, comunismo, nazismo, fascismo, etc - decide cosa sia buono e giusto per il singolo,
ci sottrae il libero arbitrio che è
l’altra faccia di quel Giano complesso che è la libertà individuale. Lo Stato Leviatano , lo Stato del socialismo reale e del comunismo ha usato ed usa dunque la peggiore forma di «violenza», quella dell’imposizione dittatoriale
etica ed impone un comportamento individuale , uno “life’s style” anche morale che, se non rispettato, procura carcere e sanzioni.
Ma dove stiamo andando? Parlo delle sigarette come spunto , ma non
sottovalutate la questione. Perché dietro questa grande pensata, dietro questa “ botta di puro
illuminismo”, c’è un’ideologia logora,
stantia, decotta, fallita, sconfitta , seppellita sotto la storia di guerre,
tirannie e genocidi e sotto un cumulo di
milioni e milioni di morti , ma ancora presente, negli spiriti dei poveri di
spirito e di mente spesso messi
appositamente sulle cattedre della “
scuola di Stato” per indottrinare i giovani con la sola “ cultura di Stato”,
ideologia estremamente pericolosa , che pervade, da tempo immemore, le nostre istituzioni. Figlia legittima di una religione, quella cristiana, il
cui “potere temporale” – un ossimoro
se la religione è, come è , la cura delle anime - fu già un notevole ostacolo
nella formazione dell’unità politica del Paese Italia e nella sua crescita
democratica. Non dimentichiamo infatti che solo nel 1870 lo “ Stato Pontificio” fu conquistato ed
annesso , per di più a seguito di una
guerra sanguinosa , al Paese, con un
ritardo formale di nove anni , ma che anche in tutto il successivo ventesimo
secolo, con il suo ottuso clericalismo ,
non solo non prese posizione chiara e netta contro il Fascismo, ma dopo il
1945, addirittura contribuì, con la sua cieca propaganda clericale ad irrobustire il consenso, specie della parte
intellettuale del Paese, a favore del Pci , partito al servizio della dittatura
di Stalin, consenso spesso generato,
appunto, dal timore della temuta oppressione
clericale
Ideologia, riprendo il discorso, che sintetizzo e riassumo in
poche parole : c’è un gruppo di persone (politici , burocrati e magistrati ) che
campano con i nostri soldi, un esercito di “ nominati” i politici,
anche se eletti ( cioè di persone fedeli
agli ordini delle segreterie dei Partiti politici , non alle necessità vere del
Paese) , un esercito di semplici
“laureati “ i burocrati ed i Magistrati , che pretendono di sapere cosa sia
meglio per ciascuno di noi. Una logica da DDR, da URSS, roba che fa accapponare la pelle e le palle al solo
pensarci. Una ideologia che considera la libertà , quella che in America ed in
Francia , come Liberty e come Liberté , è il pilastro sul quale si poggiano le eccellenti democrazie di quei
due Paesi, democrazie peraltro conquistate a seguito di due rivoluzioni che
hanno segnato la storia mondiale , una ideologia ,dicevo, che considera dunque la “libertà” come un pericolo . È un
pericolo, per lo Stato Leviatano, aprire
un’attività produttiva, è un pericolo,
per lo Stato Leviatano, assumere dipendenti
per produrre beni e servizi , è un pericolo, per lo Stato Leviatano e
per chi lo sostiene , una persona che pensa e ragiona con la sua testa ,
diversamente dalla massa, senza farsi imbonire
da sedicenti maestri, ovviamente è una cosa estremamente pericolosa per un maschio eterosessuale fare l’amore ( per la verità è cosa diventata
pericolosa solo a seguito della vittoria di Silvio Berlusconi alle elezioni del
1994 , perché fino al 1993 coloro i
quali oggi predicano castità e divieti
di fornicazione inneggiavano all’amore libero )
con una donna, assai meno pericoloso invece, per un uomo essere un “ pigliainculo”
– con rispetto parlando - alla Sciascia,
perché in questo caso lo Stato Leviatano pensa pure ad una Legge ( una
Legge!Dio mio!) che vieti ( che vieti!Signore mio!) ad un pigliainculo di
essere chiamato stronzo. La chiamano “ legge contro l’omofobia”. Ma l’educazione di una persona non dovrebbe
essere compito della famiglia o forse vogliamo anche arrivare, visto che siamo
lì da quelle parti, anche ad instaurare la “ educazione di Stato”? Ecco,in questa corsa da imbecilli stiamo
arrivando a considerare un pericolo
addirittura mangiare o bere o
fumare. Avremo tra poco una bella Legge
sull’obbligo della dieta Duncan? Fuori
da “ Scherzi a parte” , trovo molto, ma
molto più pericoloso che “qualcuno” decida per me, per noi, riguardo simili temi intimi e personali. Inorridisco
se rifletto come questo pur diffuso cancro ideologico produca nell’individuo la massima deresponsabilizzazione . Lo insegna la storia
del nostro Paese. Finisce il tuo lavoro?
Sei un dipendente ? Non devi darti da fare per trovarne un altro, vieni
mantenuto per legge dallo Stato Leviatano e trovane un altro “ a nero”( poi ci
vorrebbero fare lezioncine di etica su “ voti di scambio” e “ leggi ad
personam”quando questa ideologia ha vissuto per cinquanta e passa anni
compiendo consociativamente questi reati ). Sei un lavoratore autonomo, una “partita IVA” cioè non hai il “ timbro” di “ lavoratore dipendente”? Perdi il lavoro, stai fallendo ? E chi se ne
frega, vai a fare in culo tu e la tua famiglia. Per te non c’è un euro , niente
cassa integrazione, niente welfare, niente di niente, buttati a mare,suicidati,
fai quello che vuoi, lo Stato Leviatano di te se ne strafrega altamente .
Eccola la Costituzione bella e sacra , ecco come la rispetta , come la venera questa
ideologia , creando cittadini di serie A e cittadini di serie B ( ora, andatevi a rileggervi le righe
precedenti, vi prego) . Noi obbediamo , quando obbediamo, alla legge ma non perché siamo convinti della sua giustezza ed equità,
ma perché la sua trasgressione è punita. Ci guida, pensate voi, la paura della
pena, del carcere, della violenza dello Stato Leviatano, non il libero
convincimento , altro che “ cittadini”, siamo dei sudditi! Libertà civili e libertà economiche sono
strettamente connesse, come insegnava Einaudi, dalla Costituzione. Datevi da
fare, ministri di centrodestra, svegliatevi, fatevi sentire. .
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SE SE SE SE ……………….
Se il Presidente Napolitano fosse veramente “ sopra le parti” dovrebbe,
senza esitazioni, senza titubanze, senza consultarsi con alcuno, ergersi con
decisione come un baluardo a protezione della nostra incerta democrazia. Se il
Presidente fosse veramente il Presidente di tutti gli Italiani, in un caso del
genere non starebbe a sottilizzare su pretestuose questioni di forma, non
avrebbe paura delle reazioni scomposte del corteo di ultras ignoranti e di
odiatori di professione e darebbe un segnale chiaro, inequivocabile per tutti: che
lo scontro politico non può degenerare nella barbarie di una giustizia sommaria,
nell’inciviltà di un simulacro di giustizia degenerata al punto che niente di
buono può portare al Paese se un cittadino viene privato della libertà ed
incarcerato non perché sia stato nel
dibattito processuale “ provato oltre il famoso ragionevole dubbio” la sua
colpevolezza, ma sulla base di un “punto di vista”, una nullità giuridica e
giudiziaria, uno stravolgimento costituzionale, quel “ non poteva non sapere” .
Non è forse sancito dalla “Costituzione più bella del mondo” che “ la
responsabilità penale è individuale”? Non
può un Presidente responsabile e consapevole del ruolo affidatogli far finta di nulla , non può cadere dalle nubi
come Checco Zalone uno, come questo
Presidente, che è stato attore e
testimone della storia vera del Paese,
dalla seconda guerra mondiale fino ad oggi : come può fingere di ignorare che
l’Italia fa davanti a tutto il mondo la figura incivile di un Paese dove si
scagliano più di 45 simulacri di processi giudiziari contro un leader politico
per accusarlo delle peggiori nefandezze , dalle stragi di mafia fino alla
pedofilia e poi assistere all’esultanza isterica
della peggiore conservazione clericale e
clientelare per essere riusciti ad incastrarlo solo per una miserrima “evasione fiscale”? Perché
allora è proprio questa osservazione la prova fumante che tutte le altre accuse
contro Berlusconi erano false, cazzate, menzogne. E che, soprattutto, lui, Napolitano
ben sapeva. Agghiacciante.
Intendiamoci bene: vadano a scopare il mare i cerebrolesi che ripetono a
pappagallo, senza sapere quel che dicono , che “ le sentenze non si discutono,
si eseguono”. E dove sta scritta questa megastronzata? Su quale Costituzione
del cazzo si trova questo comandamento cretino? Io, ancora in libertà e fin
quando questo Stato Leviatano me lo consentirà , pretendo di discutere senza
grida spagnolesche e senza falsi infingimenti anche una sentenza. Dopo gli
scempi di questa Magistratura simulacro , di questa Magistratura da
barzelletta, che – la faccio breve – voleva far marcire in galera Tortora,
voleva crocifiggere Andreotti, voleva impiccare Mannino, ha voluto
maramaldeggiare su Craxi e Forlani, ammazzare Moroni, Cagliari, Gardini,
salvare il Pci con una sfrontatezza senza pudore, che ha perseguito Berlusconi
per tutti i misfatti esistenti nel codice penale con più di quaranta processi
ma ottenendo solo una ridicola condanna per “ evasione fiscale”, peraltro in un
Paese di evasori fiscali, questa
sentenza Mediaset non solo è giuridicamente e giudiziariamente un puro “ errore
giudiziario o orrore giudiziario”, ma non ha alcun valore pratico, politico e
civile per il semplice fatto che , come ho già scritto, è facile mettere un
uomo in cella, è facile anche trovare il folle che gli spara alle spalle o il
troglodita rancoroso e invidioso che lo appende alla forca. Chiedere lumi a Di
Pietro per Moroni ed a D’Ambrosio e De
Pasquale per Cagliari e per Gardini. Ma l’ideale, l’idea liberale di uno Stato
liberale , di uno Stato al servizio del cittadino e non padrone del cittadino/suddito
, di uno Stato laico e rispettoso che non voglia imporre la propria etica per
legge, di uno Stato che non invada la sfera privata , che non si arroghi il
potere di giudicare la nostra morale, la nostra educazione, che ci lasci liberi
di crescere con la libertà , tutto
questo disegno politico grandioso, che passa per la pluralità delle offerte
formative anche universitarie , per la vera libertà della stampa dalla tirannia di editori che
combattono politicamente non per il bene del Paese ma per il bene delle loro
banche, delle loro assicurazioni, delle loro industrie mantenute da mezzo
secolo con le corruttive pastette con lo Stato, non lo si può certo mettere in
galera o uccidere. Le idee non muoiono con l’uomo che le ha prodotte, questa è
legge di natura, dai tempi di Cristo.
Se il Presidente , invece di nascondersi facendo l’offeso, invece di fare
il risentito, si decidesse una volta almeno
nella sua vita a prendere una decisione spiegandone chiaramente i motivi , senza
far passare nel silenzio più ambiguo trenta o quaranta anni ( Budapest, Praga,
Leone, Cossiga, ecc), se facesse tutto questo senza tentennamenti, mostrando la
sicurezza del giusto, sarebbe un altissimo monito, un messaggio a difesa delle
istituzioni, della democrazia, della civiltà giuridica, dello stato di diritto.
Arriverei perfino a fargli tanto di cappello, con ammirazione e rispetto , per una simile dimostrazione di coerenza, di coraggio
e per una sua coerente e logica presa di posizione. Autorevolissima
, ripeto, qualunque essa fosse, purché argomentata,perché da un gesto così
limpido e coraggioso emanerebbe tutta la naturale autorevolezza della
giustizia. Questa è una delle situazioni in cui un uomo viene messo alla prova
della storia e dalle sue immediate azioni è possibile trarre un giudizio definitivo sul suo autentico
valore. Fatto non fosti a viver come bruto, ma per mostrar virtute e
conoscenza, presidente Giorgio Napolitano, questo è proprio il tuo momento :
alla fine della tua carriera e della tua vita sei chiamato a dimostrare ( e
manda a casa i tuoi servili leccaculo , gli agiografici e boriosi buffoni di corte , tali anche se legati ai tuoi figli) di saper essere veramente “ un Uomo” ed un “ garante
della Costituzione”, anche quando esserlo è terribilmente scomodo e impopolare.
Purtroppo la mia lunga esperienza di vita, vissuta sempre con Giorgio Napolitano in posti
politici di rilievo , mi insegna ed ammonisce che noi non avremo nessuna presa
di posizione , né timida né autorevole, non avremo dunque nessuna pacificazione
nazionale, nessuna chiarezza e giustizia. Certo, le parole di Napolitano
consentirebbero anche ( condizionale d’obbligo con lui) di sperare in una
revisione della Costituzione secondo lo schema dei saggi del Governo Letta.
Saprà Napolitano trovare uno scatto di dignità , come fece con la Procura di
Palermo e con Ingroia, saprà Napolitano resistere alle ire funeste dei suoi sediari
quirinalizi , saprà essere superiore alle prevedibili ire funeste dei sinceri democratici
che tifano, come supporter, per l’immediata impiccagione di Berlusconi e dunque
per la continuazione della guerra civile ? Perché di questo, stringi stringi,
si tratta. Quando si è dequalificato il
Quirinale con una persona come Giorgio
Napolitano ( uno che , sicuro della vittoria del suo Pci nel ’94, mentre incassava, avidamente ingolosito,
dalla “ Magistratura organica ed
allineata ”non solo la vergognosa
impunità per le tangenti rosse , ma anche la fucilazione degli avversari politici)che, nel Maggio del
’93 non profferì verbo o parola per difendere non solo la sacralità della
Costituzione ma anche l’indipendenza e la dignità del Parlamento dall’assalto
banditesco e gaglioffo della Magistratura milanese all’originario articolo 68 della Carta, come non avere timore
che s’aprano , per il nostro Paese, prospettive terribili ? Ripristinare
l’originale articolo 68 o proporre anche sue analoghe situazioni dimostrerebbe
incontrovertibilmente la coscienza sporca, sporchissima, di Napolitano e del
suo partito. Si accettano scommesse.
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SE SI RIFLETTE BENE SULLE
COSE POLITICHE
“Sono anni, ormai, che il
Paese aspetta un nuovo che non c'è”, scrive nel suo editoriale Ernesto Galli
Della Loggia sul “Corriere della Sera”. E che per molto tempo ancora non ci
sarà, viene da aggiungere. Perché “ il nuovo “,comunque lo si veda, è stato
sempre e solo lui, Berlusconi. Vi piace chiamarlo “anomalia italica “? Fate
pure. Ma questa è la realtà dei fatti. Purtroppo per tutti noi . Ma sapete
perché? Per l’incapacità politica di
quella controparte politica che nel ’94 si era presentata con la sua “gioiosa
macchina da guerra”, pensando di fare un solo boccone dell’Italia e degli
italiani. Invece, Occhetto ci ha rimesso denti,
faccia e carriera. Ma ricordiamoci
bene come andavano a quei tempi le cose, invece di sparare stronzate! Ma ve lo ricordate l’Occhetto che riveriva , omaggiava,
regalava fellatio in tutte le cancellerie d’Europa, quei potentati europei
comandati dalle Banche e che l’Occhetto pomposamente visitava per accreditarsi come l’imminente nuovo padrone di Palazzo Chigi, ma ve lo ricordate
come quelle Cancellerie ancora di
sbellicano fino a contorcersi dalle
risate? Per leggere il seguito basterebbe studiare bene i fatti veri e la storia
di questo Paese. Ma studiare costa fatica ! Per chi non è in grado dunque di
leggere e studiare e ragionare con la
propria testa, meglio affidarsi agli imbonitori alla Scalfari ed ai suoi
scherani. Non fu forse proprio grazie alla penna ed alla mente di Scalfari e
dei suoi scherani che , abbandonata ogni seria progettazione politica , i figli
del Pci,Pds,Ds,Pd, si affidarono fin dal ’94 solamente al golpe strisciante
(con l’onnipotente aiuto della magistratura)per eliminare l’avversario politico
con mezzi spicci? La cosa strana di
tutto ciò è che, il quadro, per l’uomo della strada era chiaro e lampante fin
dal suo nascere, mentre per la cosiddetta elite, con la testa inchiodata alla
sua croce ideologica, quelli che la sera sulle terrazze romane e milanesi fra
due o tre flute di frizzantino ghiacciato leggono Kant, era (e resta tuttora) confuso e
indecifrabile. Che dire poi della confessione arrivata con 20 anni di ritardo
di Serra: "Il Pd non esiste, 'Repubblica' è un partito".
Meglio stendervi sopra un velo pietoso. Però mettere le cambiali all’incasso in
questo momento sa di avvertimento mafioso, Signor Vate! Inquietante o qualcosa di senile? Ecco perché Berlusconi, con tutta la sua
condanna sulle spalle (la montagna ha partorito il topolino: indagato per tutti
i reati previsti dal codice civile e penale viene toccato dalla spada della
giustizia per “ frode fiscale” – in un Paese il cui “nero”è triplo del bianco -) continua ad essere l’unico
nuovo che io veda.
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LE SENTENZE SI RISPETTANO E SI
ESEGUONO! EPIFANI, SEI RIDICOLO! CASSAZIONE ? MA DE CHE!!!!! MA MI FACCIA IL
PIACERE!
Ho provato a studiare le
carte del processo Mediaset, voleva farmi la mia idea della faccenda, visto che
i giornali tirano l’acqua ognuno al proprio mulino. Ho voluto farlo anche
perché, da Commercialista, anche se ormai in pensione, credo di potermi ancora
orientare nella giungla fiscale. Dunque
. C’è un documento fondamentale in quel processo, che spesso viene citato dalla
sinistra come “ pistola fumante” della comprovata evasione fiscale. Il
documento di KPMG( la società di revisione contabile) racconta come sono andate
le cose .A parte le considerazioni “ di
parte” KPMG individua 64 società
off-shore usate in sette anni. Si tratta di ventuno società con sede nelle Isole Vergini inglesi, cinque nel
Jersey, due alle Bahamas, una a Guernsey e va bene anche se il conto non mi
torna. Afferma ancora testualmente KPMG: “La gestione (di queste società) è a
cura di amministratori e personale del gruppo Fininvest”. I reali beneficiari
(beneficial owner) sono “amministratori, dirigenti, consulenti o società del
gruppo Fininvest”. Fatta questa doverosa premessa , pongo un
quesito di natura giudiziaria. Dunque vediamo un po': la società KPMG, rileva
di aver individuato almeno 3 livelli partecipativi alla "frode" coinvolgenti decine di
società off-shore. Al termine della sua disamina, essa ( Cassazione) determina
che “La gestione (di queste società) è a cura di amministratori e personale del
gruppo Fininvest”. Non dimostra quindi che Silvio Berlusconi sia l'unico
"manovratore", ma si limita ad una più generica valutazione che -
secondo essa - riguarderebbe i vertici della Fininvest (amministrativi e
tecnici). Mi spiegate allora (visto che
non l'han fatto i giudici)perché Berlusconi - nella sua veste di maggior azionista della
Fininvest - viene condannato " non poteva non sapere", mentre il
Presidente della Fininvest risulta prosciolto da ogni addebito? Lui poteva non sapere? Gradirei una esauriente
risposta da parte adeguata.
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Il partito di Repubblica e di De
Benedetti vorrebbe imporre un suo
Governo . Non si sa bene in forza di quale mandato voglia imporre questa sua scelta, se non per
quello ricevuto dal suo editore. Scalfari e Mauro giocano col Paese ,
l’esperienza passata lo insegna , tifano
per creare confusione , per aggiungere confusione al caos che regna nel
P.D., ma non per una vera leadership. Non
è una novità, è storia vecchia e stantia, ormai: Repubblica tifa sempre per chi
promette di fare gli interessi di Carlo De Benedetti . Lo hanno fatto da De
Mita, da Andreotti, a Craxi, a Goria, una serie infinita di calci in bocca rimediati. Sono ormai senza
denti. Per quanto riguarda gli ultimi eroi, l’illustre Ingroia è ormai sparito, Casini e Follini
vanno e vengono secondo gli interessi familiari del momento, l’ex questurino
Antonio Di Pietro vive felice contando i
soldi che s’è preso dall’Idv in tutti gli anni passati in Parlamento dove
l’hanno portato quelli del Pds. Grillo ha
fatto capire che razza di cervello abbia
, così in pochi mesi è diventato una
barzelletta politica. Renzi? Il paraculo fa il fiorentino, paraculeggia, va
come l’onda del mare che viene e che va. Secondo convenienza, ma ormai chi è
Renzi lo sanno bene quelli del P.D., uno che porta scompiglio nel partito, che
segue il romano e fascista “ divide et impera”. Alla larga. Davanti a questo
quadro “ Repubblica” sostiene che Berlusconi è ormai colpito e affondato da una sentenza
per frode fiscale pronunciata al termine di un processo demenziale perché «non
poteva non sapere»? Ma per l’amor di Dio! Ci vuole altro per mettere fuori gioco il popolo di centrodestra, il popolo liberale, fautore della piena sovranità popolare, da venti anni
rappresentato solo da Silvio Berlusconi con eclatanti vittorie elettorali e clamorose
rimonte, con formidabili rivincite. La
sentenza è politicamente , civilmente ed eticamente nulla. Ma trovate un altro
mezzo per cercare di affossare il popolo del centrodestra, non piatire un timbretto giudiziario al quale non crede ormai nessuno, se veramente volete far fuori
Berlusconi. Forza, datevi da fare, tifosi del P.D. e della sinistra, forza,
trovate una leadership credibile che gli
contenda il consenso politico .Ma fatemi la cortesia! Avete voluto e tifato per
Monti , affondato nelle risse piccolo
politiche con gli uomini di Casini e di Montezemolo.; per un Fini, che fa
l’unica cosa che sa fare veramente : tacere. Non c'è nessuno capace di prendere
il posto di Berlusconi alla testa dell'Italia che non accetta il governo di
sinistra. L'Ulivo fallì, la serietà al governo fallì. Il P.D. ha fallito. E allora?
C'è poi una questione di
fondo. Il Paese. I suoi interessi veri. L'uscita dalla crisi recessiva. Quale è
la formula della sinistra ? Sembrava il Pci di Occhetto, ormai a cavallo, vittoria
certa , formula berlingueriana riesumata
da storici ridicoli e pomposamente
strombazzata da un benzinaio di provincia con manie di grandezza ; poi , alla
prova di febbraio, calcio in bocca, denti frantumati, faccia sfigurata, fine
del sogno. Una infrociata da paura! A
chi vive ancora nel mondo dei sogni del ’68, a chi vede la libertà, ogni libertà come un pericolo per
lo Stato Leviatano, a chi non sa parlare un linguaggio di modernizzazione liberale
dell'economia, di riforme per il mercato
e per il lavoro, a chi ancora tenta di
immobilizzarci con vecchi rancori
ottocenteschi , con le solite cazzate della lotta di classe , con sproloqui
senza costrutto alla Saviano e alla Vendola, a questa gentaglia arricchitasi
grazie alla malavita e grazie a Berlusconi , plebaglia senza
nerbo e senza fede nel proprio Paese, rispondere per le rime a costoro non sarà
difficile ! Basterà un progetto di riscatto e di rinascita italiana . Anche da
un carcere un uomo, libero e per questo
insultato, diffamato e perseguitato , può fare grandi cose.
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Roma martedì 06 agosto 2013
Gaetano Immè
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