A PROPOSITO DI QUELLO CHE
SCRIVEVO PROPRIO IERI CIRCA L’UNIVERSITA’ ITALIANA
Un giovane, il Signor Giorgio Tedone, 26 anni, attualmente cameriere
a Torino con una borsa di studio in scadenza,
lancia una provocazione (“Raggiungerò i miei traguardi senza la laurea, quindi
compratevela, datemi anche per un
centesimo “) e sfida quel sistema che
vive di “ università e si scuola di stato gratis per tutti “ dal quale ha sempre sentito dire che “Vedrai, dopo la
laurea, tutto ti sarà più facile”.
Infatti, s’è visto. Il ventiseienne ha fatto parlare di sé sul web dopo aver
pubblicato un annuncio su Ebay nel quale vendeva il suo titolo accademico, una
laurea in Scienze Politiche. Con accuratezza e ironia, Tedone condisce il suo
annuncio descrivendo i possibili usi alternativi di una laurea. “Le ampie
dimensioni dell’attestato permettono di poter costruire fino a tre aeroplanini
di carta, è ottimo per accendere il fuoco nei mesi invernali o per sventolare
parenti e amici nelle torride sere d’estate “. “Per i più sapienti con le mani
può essere arrotolata per costruire un binocolo efficientissimo e potentissimo
con cui guardare le stelle nelle notti in cui noi facciamo i camerieri, o anche
arrotolarlo per fare un simpatico cono in cui inserire le caldarroste”. E poi fa
una precisazione. La sua invettiva contro le lauree non utili a trovare un
impiego è “circoscritta” ai titoli accademici in materie umanistiche, mentre
“ingegneria o architettura – dice – danno una formazione valida per il mondo
del lavoro”.
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LA FIAT PAGA IL PIZZO NON
ALLA MAFIA MA ALLA CGIL ED ALLA MAGISTRATURA
Insomma, diciannove operai della Fiom, che sono stati assunti nello
stabilimento di Pomigliano lo scorso
novembre su disposizione della Corte d’appello di Roma, saranno regolarmente
retribuiti ma resteranno a casa perché non c’è lavoro a causa della crisi
economica. Dopo tre settimane di corso di formazione e una settimana di cassa
integrazione, gli operai iscritti alla Fiom, si sono presentati in fabbrica al
primo turno, quello delle sei di mattina, non avendo ricevuto indicazioni, nei
giorni precedenti, su orari e mansioni a loro attribuiti. Ma agli operai non è
stato consentito di passare il badge e di registrare il proprio ingresso ed è
stato loro comunicato, solo verbalmente, che avrebbero ricevuto regolare
stipendio ma senza possibilità di lavorare. Le tute blu, dunque, sono state
invitate a tornare a casa. "Ci hanno consegnato la busta paga e informati
che ci faranno sapere - hanno detto le tute blu - noi pretendiamo una
comunicazione scritta, ed abbiamo contestato all’azienda le modalità di mancata
comunicazione preventiva".
Gli operai, quindi, sono rimasti all’interno dello stabilimento,
nella saletta dove avevano svolto il
corso di formazione, per ricevere una comunicazione ufficiale. "Alla Fiat
c’è un’idea medievale dei rapporti di lavoro, un’idea vincolata al delirio di
onnipotenza dell’amministratore delegato", ha commentato Giorgio Airaudo,
ex responsabile auto Fiom e ora candidato alle elezioni nelle fila di Sel,
parlando di "gesto inutile e discriminatorio". A chi usa il proprio cervello, invece,pare che quando Cgil e
Magistratura del Lavoro impongono a forza ad una azienda assunzioni forzose , assolutamente non previste dal piano
economico aziendale , questa imposizione
si chiama “intimidazione di stampo associativo” e la relativa spesa per
stipendi ed oneri inutili si chiama “
pizzo o ricatto”.
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E’ STATO IL GOVERNO
PRODI CHE HA VOTATO E APPROVATO LA LEGGE
SU EQUITALIA
Chi segue questo Blog sa già che ho battezzato Matteo Renzi come uno
“sbruffoncello fiorentino”, un figlio di politicante, politicante lui stesso,uno pronto di lingua ma scarso nel mettere in pratica quel che
promette, uno insomma del tutto identico
a quello che è stato a suo tempo Napolitano rispetto al PCI togliattiano, o
Morando nell’attuale sinistra: uno che a chiacchiere predica il nuovo e che poi
appena “il piccolo padre” lo fulmina con uno
sguardo se la fa sotto e scatta sull’attenti. Un vero regime, appunto,
di quel preciso partito. I miglioristi dei miei stivali ! Questo è Matteo Renzi, uno
che neanche capisce come l’Italia abbia bisogno di una vera sinistra riformista
e s’inchina e si genuflette come un “famiglio” a quella stessa nomenclatura che a chiacchiere voleva combattere, ai
Bersani, ai Monti, ai Vendola. Ecco il “giovane”
che è un “vecchio”!Bene, questo novello Pipino ( quello nato vecchio e morto
bambino )alcune volte parla pure a vanvera, mistifica la realtà ( o la ignora
ma apre bocca e le dà fiato) come ha
fatto nella puntata televisiva del 27.11.2012 di “Porta a Porta” , quando l’ex candidato alle Primarie del P.D. ha sproloquiato
“ Equitalia
l’ha fatta il governo Tremonti, ma i poteri straordinari di cui dispone Befera,
gli sono stati attribuiti attraverso un decreto Visco – Bersani” Equitalia è
forte coi deboli e debole coi forti”.
Voglio ricordare a tutti quelli che fingono di non saperlo ed
aprono bocca per dire che è stato qualcun altro, Renzi compreso, chi veramente ha creato Equitalia . Vi riporto le firme sotto quella Legge: PIERLUIGI
BERSANI Ministro dello Sviluppo economico,VINCENZO VISCO vice Ministro Economia
e Finanze,MARIO LETTIERI Sottosegretario Economia e Finanze, ANGELO FORNARI
Presidente “CASARTIGIANI”, IVAN MALAVASI Presidente CNA,N. GIORGIO GUERRINI
Presidente “CONFARTIGIANATO”,CARLO SANGALLI Presidente “CONFCOMMERCIO” , MARCO
VENTURI Presidente “CONFESERCENTI”. Basta o devo continuare?
Equitalia è una s.p.a. posseduta per il 51% dall’Ufficio delle
Entrate e per il 49% dall’Inps.Già
questo mi sembra una vera bestemmia giuridica, un grande caso di conflitto
d’interesse, perché il creditore (ossia l’Agenzia delle Entrate o l’Inps) non
può essere al tempo stesso creditore, esattore ed ufficiale giudiziario addetto alla riscossione forzata dei debiti
insoluti. Insomma non si può essere allo stesso tempo giudici, giuria e boia
come invece è Equitalia! Se poi scopriamo che l’Agenzia delle Entrate ed
Equitalia sono dirette dallo stesso personaggio, cioè dal Dr. Attilio Befera (
un volpino mica male il burocrate!Due cariche, due stipendi? E avrebbe voluto
anche candidarsi, il volpino, “of course”
con Monti!) allora il conflitto
d’interessi diventa ancora più palese ed è una tragica certezza. Per fare un
esempio dei poteri regali che sono stati attribuiti ad Equitalia, basta pensare che in uno “ Stato di diritto” chiunque vanti
un credito, necessita prima di riscuotere, di un decreto ingiuntivo del
magistrato e poi dell’azione di un giudice che sentenzi il pignoramento dei
beni del debitore. Tutti, ma NON Equitalia che
è creata al di sopra delle leggi, perché è un soggetto libero da ogni
vincolo giurisprudenziale e per il pignoramento non necessita di un decreto del
magistrato! Eccolo lo “ Stato di Polizia”, altro che “ Stato di Diritto”! Ignobili,
veramente ignobili, le intimidazioni , le minacce, le angherie che Mr Befera, forte del potere illegittimo del quale Prodi ,
Bersani e Visco gli hanno concesso, lancia contro chiunque , del tipo: “gli
Italiani sono evasori, adesso li raddrizziamo!”.
Non avendo trenta anni, non ho mai creduto alla favola per
cerebrolesi propalata da gente come Bersani, come Prodi, come Visco e compagnia
sinistreggiando che Mr Befera fosse
stato “scelto” per i suoi meriti
professionali. In verità Befera è
bravissimo nell’eseguire gli ordini che
gli vengono impartiti , soprattutto nel distruggere le odiate imprese . A questo proposito voglio
raccontarvi l’ultima impresa di Mr Befera e di Equitalia.
Proprio ieri l’Agenzia delle entrate, Equitalia Sud spa,in perfetta
sintonia col rigoroso governo Monti,
hanno pizzicato un maledetto evasore fiscale, titolare, il disgraziato,di un’azienda che impiega anche una serie di
operai dipendenti . Un tipico rappresentante del peggior malaffare
berlusconiano e per giunta anche un “meridionale”, sicuramente anche un “
colluso” o quanto meno un “ simpatizzante” di malavita e di condoni più o meno
tombali! Questa infame sanguisuga si è azzardato a pagare in ritardo i
contributi per i dipendenti! Eccolo il classico fottuto capitalista senza
scrupoli e senza etica che rende insostenibile,
col il suo comportamento, la pressione fiscale in Italia! Ma c’è Mr Befera che
vigila sull’Italia, sull’Italia quella vera, quella giusta di Bersani, quella onesta , quella che non fa
impresa, quella che rifugge dal capitalismo arrogante e senza etica, quella per capirci alla Ingroia, alla Vendola, quella che “pensa” per tutti , acquattata nelle scuole
medie, in quelle superiori, nelle Università, nei “ pubblici uffici” ,
nelle redazioni di giornali mantenuti dallo Stato, negli enti di previdenza,
nei sindacati e che lotta, secondo per secondo, minuto per minuto, per ottenere il suo “sudato” stipendio mensile,
altro che “ mercato”! Così , come l’Arcangelo
Michele( comunemente rappresentato alato in armatura con la spada con cui
sconfigge il demonio, spesso nelle sembianze di drag, come il comandante
dell'esercito celeste contro gli angeli ribelli del diavolo, che vengono
precipitati a terra) Mr Befera ed Equitalia hanno assestato all’ignobile
capitalista berlusconiano, l’esemplare etica punizione del Tribunale del popolo
della “insana
inquisizione”. E
visto che l’incallito evasore non solo
si è permesso di pagare i contributi in ritardo, ma oltre tutto , quando ha
compilato il bollettino Mav non ha
scritto la cifra giusta nei riquadri giusti, il delinquente!. Che razza di
evasore incallito. Sto fio de na mignottona! Ma per nostra somma fortuna c’è
Equitalia che ci protegge da questi banditi e così quel depravato evasore
fiscale s’è beccato una nuova cartella esattoriale, quello che si meritava il
fetente! Di Euro 5,88 euro vista che l’evasione
contributiva che il delinquente ha posto in opera, avendo versato solo euro 63,30
contro il debito di 63,31 euro, era di euro 0,01. Seicento volte la truffa,
così impara! D’altronde, non c’era forse uno che sermoneggiava “ colpirne uno
per educarne cento!”? Questi sono gli
italiani che ci fanno affondare.
E così, oggi, Equitalia e Mr Befera, incarnano ormai il “giustizialismo fiscale, quello “ da patibolo
all’angolo di ogni via” , come desiderava il tristemente famoso Padre
Pintacuda , il compare di Leoluca Orlando Cascio, quelli che “ il
sospetto è l’anticamera della colpa “! Possibile però, mi chiedevo, che Mr
Befera sia così angelico, arcangelico, possibile non faccia poi quello che hanno fatto i vari Di Pietro,i D’Ambrosio,gli Emiliano, i Violante,gli
Ingroia, i Tedesco, i Penati ecc? Possibile che Mr Befera non imponga il pizzo al P.D.? E così mentre il popolo deve essere tartassato
Mr. Befera sembra, aumma aumma , abbia avuto
“il via” per piazzare alla grande un suo parente, stretto stretto.
Infatti Mr Befera , forte della sua “aderenze in alto loco” , s’è
accordato con il Dr. Raffaele Pagnozzi, ( già perché Raffaele Pagnozzi ed
Attilio Befera sono stati insieme top manager sia del Comitato Olimpico Nazionale che di
Equitalia) ed hanno provveduto a
sistemare i rispettivi figlioli con
assunzioni incrociate.. I protagonisti sono Marco Befera, figlio dell’amm.re
delegato di Equitalia, assunto al Coni ed inserito nei servizi legali e Flavio Pagnozzi, figlio del segretario generale del Comitato Olimpico, assunto
nell’organico della s.p.a. del fisco. Non so perché, ma dubito fortemente che i due “figli di”
siano stati assunti esclusivamente per meriti propri. L’operazione a vantaggio
dei due “ figli di” sarebbe passata
inosservata, se i soggetti coinvolti operassero in ambito privato. Ma la cosa
fa notizia, se sotto i riflettori finiscono due top manager del cosiddetto
“pubblico” con tutte le polemiche che ne conseguono.
La vecchia “raccomandazione”
insomma non tramonta mai, specie nei grandi
commessi dello Stato, gente che affoga nei soldi pubblici! Questi due giovani “
figli di”se ne sbattono altamente se in Italia ci sono valanghe di laureati a
spasso, alla faccia dell’Università aperta a tutti ma che fa trovare lavoro
sicuro e fisso solo e sempre ai “ figli di”. Ecco un altro degno del
centrosinistra alla Monti ed alla Bersani!Un Befera che si spaccia - come hanno
sempre fatto Di Pietro e Orlando Cascio
d’altronde – come Catone il censore,
come il fustigatore della morale pubblica ma sotto sotto, zitto zitto, sistema il figliolo col più infame dei metodi tramandati dal
consociativismo fra DC e PCI nel nostro
Paese!
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TUTTI IN PANICO PER DUE IDEUZZE
Incredibile come sono andati nel terrore tutti “sti signori de centro e de sinistra” appena Silvio Berlusconi ha buttato giù due ideuzze fiscali – e
diciamolo pure – neanche poi così tanto originali! Stremati dal dover sempre
rincorrere , ululando le solite menzogne e le consuete offese, le proposte,
anche fiscali, del centrodestra, il centrosinistra ,dopo la proposta di Silvio
Berlusconi che ha illustrato nei
dettagli il suo piano su come restituire agli italiani, in caso di vittoria
alle urne, i soldi versati per l'Imu del 2012 , si è dedicata all’unica cosa che le riesce bene: all’insulto, alla
mistificazione dei fatti. In verità non solo all’insulto, ma anche a elemosinare
benevolenza, magnanimo consenso e
raccomandazione, visto che Bersani, terrorizzato dal recupero di
consensi “dormienti” da parte del popolo del centrodestra , non sapendo più a
che santo votarsi e dopo aver addirittura sdoganato anche Matteo Renzi ( cioè colui che lo voleva cacciare dal P.D.) ha pensato di volare dalla Merkel con la quale
– tesi ufficiale – “ parlare d’Europa” ed alla quale avrà promesso cieca ed assoluta fedeltà all’Europa germano centrica, una
fedeltà servile identica a quella che era stata assicurata dal Novembre del 2011 da Mario Monti, per
riceverne qualche “assist” come quello di Shultz ( soggetto che nei peggiori bar
di Bruxelles è soprannominato “Mr Kapò”)
un vero “ gigante intellettuale” nel suo
Paese o di un Piller di turno o di qualche altro Carneade scelto fra i tanti
burocrati europei dediti più che altro a misurare la curvatura delle banane o
la lunghezza dei cetrioli . Se esaminiamo quello che hanno detto i signori del
centrosinistra a proposito della restituzione dell’IMU ne possiamo trarre delle
conseguenze interessanti. Vediamole tutte.
“Non ha mai mantenuto le sue promesse», afferma Mario Monti. «Una
promessa demagogica e fantasiosa», taglia corto Pier Luigi Bersani. «Attenti, perché è solo un grande venditore», mette tutti in guardia Pier Ferdinando
Casini. «Un disco rotto, una faccia di
bronzo», afferma Nichi
Vendola. «E nel secondo Cdm farà
un decreto per garantire la vincita certa ai giocatori del Lotto...» scrive Gianfranco Fini. Dunque tutta gente , questa, che dovrebbe essere notoriamente adusa
a mantenere fedelmente le promesse fatte. Ma davvero quelle prediche vengono da
un valido pulpito? Ma veramente tutti costoro possono permettersi di fare la
morale a Silvio Berlusconi ed al popolo di centrodestra ? Vediamo un po’.
Mario Monti soffre di una
sindrome precisa: si vanta spesso di non essere uno che fa promesse. Ma come,
non ha forse per più di un anno costui promesso, in televisione, sui giornali,
ovunque si trovasse, che mai e poi mai si sarebbe candidato a premier ?Cito,
come esempio paradigmatico, solo l'intervista alla Cnn del 25 settembre 2012.
Il Prof dice «Non concorrerò per le elezioni. Non ne ho bisogno perché il capo
dello Stato mi ha nominato senatore a vita. Faciliterò più che posso l'evoluzione». Ma poi ecco che il
Professore si tramuta in un Pinocchio di loden vestito e con la sua dichiarazione (mi riferisco alla
conferenza stampa per annunciare la solenne «salita» in campo) si svergogna da solo. E che dire poi di quella
sua incredibile “ Berlusconi
commette il reato di voto di scambio promettendo agli italiani la restituzione
dell’IMU “? Basta una semplice
replica per ridicolizzarlo: se Lei avesse ragione, Professore, sarebbe da
condannare penalmente anche Lei visto
che l’imporre una imposta sulla casa può rappresentare, mutatis mutandis, un vero e proprio tentativo di estorsione! Più
inquietante è la concezione che ha il Prof. Monti del rapporto tra Stato e
cittadini e che quest’accusa rivela.
Restituire l’importo versato per l’Imu, infatti, è ben diverso dal distribuire soldi (mascherati
da tutele o da sedicenti diritti) a
pioggia per comprare il voto degli elettori. Si tratta di restituire a ciascun
contribuente la stessa somma di denaro che fino ad un anno prima gli
apparteneva,che, fino a prova contraria, si era guadagnato onestamente, e non
di gratificarlo con denari non suoi o privilegi non goduti prima. C’è una bella
differenza, insomma, in termini sia logici che economici, tra il retrocedere
quote di tassazione ai contribuenti e la cosiddetta redistribuzione che tanto
piace a Monti ed alla sinistra,redistribuzione che, questa sì, non riesce più a
celare il reato penale che nasconde , visto che è senz’altro un voto di scambio.
Pier Luigi Bersani è
quel Segretario del P.D. che davanti allo scempio del MPS invece di dedicare il
suo pensiero ai depositanti, ai correntisti truffati e depredati da funzionari bancari
scelti e nominati del P.D. sia locale che nazionale, ricordate cosa fa e dice? Ecco cosa ha la faccia tosta di dire : «Ma quale responsabilità del mio partito, il Pd fa il Pd
e le banche fanno le banche ». Per aggiungere con
somma eleganza “ siam mica delle «mammolette»! Davvero? Peccato che Bersani abbia del tutto “ rimosso”, come
capita agli schizofrenici, il ricordo di quel 22 marzo 2006, quando lui e tutto il suo
partito ( allora ancora DS, oggi P.D.), come questo Blog ricordava ieri, fu
smascherato e sbugiardato dall'allora G overnatore della Banca d'Italia,
Antonio Fazio, che confessava al P.M. di Milano Francesco Greco: «Su Bnl le posso dire che tra
il 2004 e il 2005 sono venuti da me Fassino e Bersani a chiedere se si poteva
fare una grande fusione Unipol – Bnl - Montepaschi». C’è da capirlo! Con tutte le menzogne che il centrosinistra costruisce di volta in
volta com’è possibile che Bersani ne
possa serbare una pronta memoria ? Sfottendolo: “ siam mica qui a far da Pico della
Mirandola!”.
Passo al genero di Gaetano Francesco Caltagirone, quel tale Pier Ferdinando Casini il quale
sostiene ( mi limito per carità di tempo e di dignità umana solo alle ultime sue consuete bischerate , perché per elencare tutte le sue menzogne e tutte le sue
vigliaccate ci vorrebbero tomi su tomi) che
«prima di Berlusconi
lo spread non esisteva. Poi è arrivato a 300-400-500...». Ma davvero On Casini ? A me – ed a Bankitalia, alla Borda
Valori, ecc. - invece risulta che quel
differenziale è sempre esistito, anche prima dell’ultimo Governo Berlusconi e
che abbia toccato poi il suo massimo ben dopo la data delle dimissioni di Berlusconi e cioè nel mese di
Luglio del 2012 ( vedere i dati della Banca d’Italia) e dunque in piena era Monti, il massimo
storico della spread che raggiunse la cifra di 537 punti, addirittura dopo nove
mesi dalla nomina di Mario Monti! Ma che faccia , che imbroglione da strapazzo! Quanto poi alla sua
frase : «Con
il Pd non c'è alcun patto della crostata»,lasci perdere le crostate ,
i bignè di San Giuseppe e pensi invece a tutti i biscotti che lui e la sua
DC hanno sempre rifilato dal 1948 in poi al popolo italiano: maestri di
intrighi, di inciuci con il PCI, di patti segreti, tipo quello “ ad
escludendum” che è stata la madre del
debito pubblico italiano.
Su Gianfranco Fini , credetemi, preferisco stare zitto, perché
non rientra nelle mie corde infierire su un cadavere mentale e morale anche
se ancora deambulante. D’altra parte ci pensa lui stesso, non appena apre
bocca, a ridicolizzarsi pubblicamente apparendo come in realtà è, uno
zimbello, un ciambellano della famiglia Tulliani, il maggiordomo di un ragazzino pretenzioso cui
tutto concede ( case a Montecarlo rubate ad AN, appalti in RAI, ecc) solo per
assicurarsi la benevolenza della sorella ,ridotto ormai ad essere uno dei tanti questuanti in ginocchio al Nazareno a chiedere ancora poltrone e greppia alla
sinistra. Basti dire che per la strada costui viene ormai chiamato “ il cognato
di Betto Tulliani”. Per chi non capisca, chiedere in giro per Viterbo.
Su entrambi gli ultimi due qualcosa debbo però aggiungere( non essendo il sottoscritto aduso a non esplicitare i
motivi del proprio giudizio negativo di un politico) alcune argomentazioni. Loro accusano, in questa circostanza, Berlusconi di non aver
mantenuto le promesse fatte agli italiani nelle compagne elettorali del 2001 e
del 2008 . Ma davvero? E quali titoli
hanno costoro per ergersi a censori ? Sono forse costoro esempi persone di
parola che tengono fede agli impegni presi ?
Ovviamente no! Anzi costoro rappresentano la peggiore metastasi che ha corroso la classe politica
italiana, perché sono proprio essi gli interpreti principali ed indiscussi – peraltro in buona compagnia con un tale
Mastella che del trasformismo è un semplice replicante – di
quel fenomeno del “ trasformismo politico da transumanza ” che da sempre è la
cancrena che ha infangato davanti a tutto il mondo la casta politica italiana. Quella casta politica
della Prima Repubblica proporzionale, basata sul consociativismo da corridoio fra PCI e DC
e della Seconda Repubblica bipolare, che non è riuscita
ad espellere quelle cellule cancerogene , quelle persone sleali, perfide, ingannatrici
degli elettori, quelli , come appunto Casini e Fini, che adulano e osannano il
vincitore politico e, una volta da lui ottenuti i trenta denari, senza alcun
rispetto degli elettori e che, usando la
Costituzione come fosse il palo che
protegge le loro nefandezze, restano inchiodati alle cadreghe strappate con
l’inganno , spacciandosi pure per
vittime o per martiri onde assicurarsi la benevolenza della parte politica
opposta e con essa l’eterno godimento dei privilegi castali. Forse questi due
soggetti credono che gli italiani non si ricordino di com’erano servili e
fantozziani mentre il popolo di centrodestra, nel suo sogno liberale del 2001 e
del 2008, li stava ripulendo da capo a piedi.
Ad uno, nel il 2001 ed ancora nel 2008, lo tirò fuori da una
certa fogna dove ratatugliava con i suoi
camerati, regalandogli una dignità umana
e politica altrimenti impensabile nel
pensiero dominante di quell’epoca ; l’altro mentre, sprizzando felicità e giurando fedeltà agli elettori del
centrodestra, nel 2001,saltava sul carro del vincitore onde accaparrarsi
cariche istituzionali che altrimenti mai
avrebbe raggiunto! Ma ricordano costoro come
poi sono scappati a gambe levate, col malloppo sotto braccio , per pomiciare ed
anche prostituirsi alla sinistra ,
quando ostacolarono gli unici due Governi Berlusconi facendo venir meno quelle
maggioranze politiche elette ( Casini e Follini nel 2001-2006 e Fini nel 2008
-2011) e non consentendo così a quei due
Governi di attuare quelle
rivoluzioni e riforme liberali promesse; quando non vollero , i due finti tonti, fare tagli sul numero dei parlamentari, sui
costi della politica e si opposero pure all’abolizione del finanziamento
pubblico ai partiti che il governo Berlusconi voleva introdurre in ossequio al
referendum popolare che a suo tempo i governi cattocomunismi avevano
sdegnosamente ignorato; quando gli
bloccarono il referendum per
ridurre il numero dei parlamentari , quando non vollero neanche mettere un tetto ai super
stipendi di manager pubblici, ecc.. L'Italia è stata bloccata da questi due politici
,di professione trasformisti, , gente
che ha ostacolato ogni riforma. Bene questi due campioni oggi fanno quel che han sempre fatto: pena e ribrezzo.
Accusano ed offendono non sapendo cosa altro dire, celano ,mistificando i
fatti, le loro responsabilità
addossandole a Berlusconi al solo scopo di rimanere in Parlamento appoggiando
con i loro partitini il centrosinistra,
insomma solo per non perdere potere politico e per continuare a godersi i
rimborsi elettorali , milioni che mangiano per uso privato a spese nostre.
Entrambi lo fanno da trenta anni. L’unica cosa che san fare d’altronde, oltre
gli imbrogli di palazzo.
C’è anche Nicola Vendola, detto
Nichi, lo metto in fondo, quello che parla
assiro babilonese, quello che “ vuol coronare il suo sogno d’amore col suo
uomo”, che “ vuole provare a essere
padre” e che offende Roma ed i Romani dicendo che “ come gay, non mi
sento sicuro a Roma uscendo la sera”, quello che più che di proposte di governo
parla del suo essere gay, dei matrimoni omosessuali e delle affiliazioni per
gli omosessuali, come se fossero le priorità di questo Paese!Bene il Vendola
che sa offendere Berlusconi accusandolo sprezzantemente di essere «Un disco
rotto, una faccia di bronzo» ( ma guardandosi bene dal controbattere con
argomenti progettuali civili,economici e politici), è proprio lo stesso Vendola
che nello stesso giorno alla dieci esclama e recita nel suo ridicolo assiro –
babilonese «Com'è possibile immaginare che io possa governare con la destra?
Perché Monti è la destra, la destra più compassata. Io considero Monti, non un
nemico, ma un avversario da battere»; che poi
alle dodici dello stesso giorno dice che
“ io e Monti siamo all'opposto su lavoro, economia, scuola,
ambiente, difesa, infrastrutture e pure sui cucchiaini di zucchero nel caffè” è lo stesso Nichi Vendola che però, la sera prima, si era già accordato proprio con Monti e con Bersani
per avere una cadrega nello sperato futuro governo di centrosinistra , quello
governato proprio da Bersani e da Monti.
Puro distillato di coerenza vendoliana,
quella coerenza secondo la quale essere stato giudicato in un processo
penale da una GIP amica intima della sua famiglia, non è uno scandalo
giudiziario, ma una cosa buona e giusta.
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IL SURROGATO DI UN PRESIDENTE
DELLA REPUBBLICA
Chi, come il sottoscritto, è nato nell’anno delle Leggi razziali e
che ha vissuto tutta la seconda guerra ed il successivo “dopoguerra” sa
benissimo cosa significhi il termine “ surrogato”. Mancavano l’olio, mancava il
caffè, mancava il pane, mancava tutto, ma c’erano alcuni prodotti all’apparenza
simili a quelli, ma del tutto privi di sostanza. Erano i famosi “ surrogati”. Bene,
anche oggi, nel terzo millennio, abbiamo, al Colle, un surrogato di un vero
Presidente della Repubblica, anzi, ancora
peggio, abbiamo un vero e proprio simulacro di un vero Presidente
della Repubblica (che, a norma di Costituzione dovrebbe rappresentare “ tutti
gli italiani” e non solo quei “nominati” che l’hanno depositato di peso in
quella garitta sul Colle del Quirinale per okkupare e sorvegliare l’istituzione ) che dopo
anni ed anni di silenzio su inchieste giudiziarie spiattellate sui giornali “ de sinistra” con esibizione di
documenti protetti dal segreto istruttorio o senza alcuna rilevanza penale ,
oggi ritrova la voce e lamenta, questo simulacro, che i giornali parlino dello
scempio – un vero scempio, altro che semplice scandalo!- che la classe
dirigente del MPS,tutta scelta e nominata
dal P.D. nazionale e locale, ha compiuto ai danni, nell’ordine:a) dei
depositanti, che sono stati truffati con investimenti ridicoli; b) della Banca
d’Italia alla cui vigilanza il MPS ha rifilato, come Tonna , come Tanzi e come
Cragnotti, documenti impropri, falsi, contraffatti; c) dell’Autorità per la
Borsa, al cui controllo non ha sottoposto gli atti dovuti;d) della Banca più
antica al Mondo, patrimonio italiano dal 1472, il MPS.
Deve essere chiaro come lo scandalo non sia poi tutto racchiuso nel
MPS e nel suo scempio, perché questo angolo
senese è solo uno spicchio di un puzzle che rappresenta un disegno politico economico molto più grande , che
nelle intenzioni del PD o dei DS insomma degli eredi per PCI doveva rendere
l’Italia un loro “protettorato”, una terra di conquista e noi italiani, un
popolo di sudditi. Questo progettino della sinistra sarà svelato da questo blog
con una dispensa a parte, che verrà postata gratuitamente
Il minimo che posso dire al simulacro del Colle è che "la riservatezza necessaria delle indagini giudiziarie e
rispetto del segreto d'indagine"
che ora chiede per il MPS, devono valere
per tutti e non solo per il MPS e per il
partito dal quale proviene. Il simulacro apre bocca sull’argomento con
stratosferico ritardo e con una comicità da sghignazzo perché , guarda caso, si
accorge del problema solo ora che gli
interessi tra MPS e PD rischiano di creare un gorgo d'interessi giornalistici .
Ma come, prima si lascia fare il gioco al massacro contro gli avversari
politici (ed economici ) contro altri personaggi pubblici, alti
rappresentanti del Paese, società parimenti quotate, che coinvolgevano partiti
diversi da quelli del presidente , mentre
adesso si richiama al senso del dovere e del rispetto delle istituzioni ? Se la
Banca d'Italia e la CONSOB hanno responsabilità congiunte negli atti con il MPS
ed i DS è un diritto conoscere chi e che
cosa è stato fatto, con dovizia di particolari, indipendentemente dalla
campagna elettorale . E' una questione di responsabilità ed il diritto di cronaca e la libertà di
pensiero e la stampa libera non prevedono
procedure speciali se si tocca il suo partito politico. Con quale faccia
Presidente, dico ma con quale faccia Lei dice queste cose invece di rassicurare
gli italiani che coloro che hanno fatto
illegalità saranno giustamente indagati e processati? Con quale faccia Lei , invece di pensare a difendere
il suo partito, non si è speso affinché il popolo venga ben informato su cosa è
successo e su chi abbia operato? Si è mai ricordato delle linee telefoniche
calde tra il Palazzo di Giustizia di Milano in Corso di Porta Vittoria e via
Solferino sede del “Corriere della Sera” anno di (dis)grazia 1994 ? Quando i media imperversano nel
centrodestra è legittima informazione e Lei si gira dall’altra parte
fischiettando, se però disturbano l'idillio dei post comunisti con il capitale
delle grandi banche , quello sonante in miliardi di euro e pure dei
depositanti, scatta il bavaglio dei richiami istituzionali. Ma cosa vogliamo da
un simile Presidente? Non è forse costui un Presidente del CSM che ora
straparla di intrecci tra
giudici e media ma che non ha detto neanche una su un magistrato che ha fatto spendere allo stato
per inchieste finite male un mare di soldi pubblici Secondo il rapporto 2012 della Direzione
antimafia, le «complesse e articolate indagini a riscontro» dell’ipotizzata
trattativa stato-mafia a rimorchio di Massimo Ciancimino hanno comportato «un
enorme e inutile dispendio di risorse umane e materiali». Pare si tratti di
milioni di euro. Finiti in nulla, ma usati come strumento di lotta politica
mascherata da esigenze giudiziarie, per imbastire processi mediatici e diventare
infine trampolino verso la carriera parlamentare. Nulla da dire Presidente
sul Dottor Ingroia , non vuole cominciare con l’operazione trasparenza che
invoca per gli altri, Presidente? Non è
forse costui un Presidente
incapace che , invece di essere super partes, invece
di difendere il buon nome del Paese, ha sempre lasciato, in silenzio, che i
suoi sodali politici infangassero l'Italia, gli Italiani ed il Presidente del
Consiglio per anni, davanti a tutto il
mondo , senza mai intervenire sulle tantissime accuse infondate spacciate come
verità assolute , solo perché era il suo
avversario politico da abbattere e cioè il leader del centrodestra ?
Che fosse un grande Giuda del nostro Paese lo sapevo bene e da sempre , uno che oggi si riempie
la bocca di Costituzione solo per dire inutili ovvietà che non incantano più nessuno!. Che fosse un bugiardo di parte rossa
lo sapevano tutti benissimo, un bugiardo , un diffamatore professionale , un
servile maggiordomo di Togliatti del quale bastava uno solo sguardo per
metterlo a cuccia , un mentitore con
Leone, con Cossiga, con Piccioni, trafficone da palazzo con il suo PCI che era
d’accordo sottobanco con la DC . Uno che non ha avuto alcuna remora a modificare
a suo piacimento ed a tornaconto del suo partito anche la Costituzione,arrivando
così a realizzare il loro sogno , quello
di espropriare, anche per solo un anno, al popolo la sua sovranità politica!.Spero che
abbia almeno qual poco di onestà
intellettuale da piantarla di raccontarci balle, menzogne, fole. Poco
gli importa a costui della Giustizia divina, dato che è sempre stato un
mangiapreti comunista ( ma i vecchi
comunisti come lui sono ancora
anticlericali o oggi sono anche dei ridicoli baciapile?). Per fortuna che gli
Italiani non sono stupidi come credono Napolitano, Zagrebelsky, Mauro e
Scalfari ed i loro seguaci!!
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DA “UOMO IN LODEN” A “
BUCIARDO”
Sono veramente sbalordito dalle tante baggianate che sta sparando il Professor Monti.
Intanto se ne va a zonzo, a spese nostre, per l’Europa, senza tornarne con qualche novità e dunque
solo per sollecitare da parte di “ questa Europa “, a lui ed alla sinistra così
cara, una sua legittimazione politica, ai fini della propria campagna
elettorale. Straordinario dunque il suo “ conflitto di interessi” sul quale però tutti tacciono per una
servile “captatio benevolentiae”.Ma non
basta perché, ormai senza freni inibitori , il prof. Monti straparla, minaccia,
intimida, ricatta : “se perdo le elezioni lo spread sale”. L’illuso in loden , che da quando s’è “accommodato” con Bersani non riesce più a dialogare e non fa altro che offendere , questo canuto “
Mago Casanova “ ( Mago Otelma sarebbe troppo, per lui) sventola lo spread come un malato di
aids brandisce la siringa infetta per
commettere una rapina , vuole far credere che lo spread sia sceso per un rispetto verso di lui. Ci sarà pure
qualcuno che lo ami davvero, tipo Casini, tipo Fini, tipo Della Vedova!A loro
mi rivolgo, per carità umana,che lo
scuotano, glielo dicano in faccia, apertamente, non lo facciano morire da
illuso! Lo spread è sceso solo per la politica della Bce, sollecitata da
Draghi, lui non c’entra proprio nulla.
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Roma giovedì 7 febbraio 2013
Gaetano Immè